Luganese

Campione, i giochi della politica: due, tre sindaci in corsa

In vista delle Amministratve di settembre, che potrebbero porre fine al commissariamento. Il 21 agosto scade il termine per le candidature

Il casinò di Campione
(TI-PRESS)
15 agosto 2020
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Una dozzina di giorni per sapere se a Campione d'Italia, con la elezione degli organi istituzionali (sindaco e consiglio comunale) tornerà a esserci una democrazia rappresentativa espressa dai cittadini dell'enclave. A questo proposito non sembrano esserci dubbi, anche se manca ancora l'ufficialità, in quanto i giochi (politici) in vista dell'appuntamento con le urne del 20 e 21 settembre, non sono ancora conclusi. Si parla con insistenza di due-tre candidati sindaco, che potrebbero diventare due se andrà a buon fine il confronto fra una lista che dovrebbe essere guidata da un ex dipendente del casinò dell'enclave, attualmente alla casa da gioco di Lugano, e la lista espressione del Comitato civico di Campione d'Italia, mentre la terza lista di cui si parla con insistenza indicherebbe come candidato sindaco un avvocato, già vice sindaco, nonché presidente dell'Azienda di soggiorno dell'enclave.

L'anno scorso nessuno era sceso in campo

Non si esclude che in settimana se ne saprà di più. Certamente le nebbie si diraderanno il 21 agosto, giorno in cui entro le 12, scadrà il termine ultimo per presentare le candidature a nomina diretta del sindaco e del consiglio comunale che in riva al Ceresio mancano dall'estate 2018, in seguito al commissariamento del Comune, in dissesto finanziario, in quanto schiacciato da debiti per quaranta milioni di euro. Una situazione non ancora sanata, tanto da porre una seria ipoteca sull'amministrazione che uscirà dalla prossima consultazione elettore: l'impossibilità di redarre un Bilancio di previsione e un Bilancio consuntivo, così come è stato nel 2018, nel 2019 e anche quest'anno. Il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, giunto a Campione d'Italia il 21 settembre 2018, e confermato nel maggio 2019 dopo che alle amministrative dello scorso anno nessuno si era candidato, ha dovuto arrendersi davanti alla drammatica realtà dei numeri. In teoria sarebbe dovuto essere sollevato dall'incarico contenuto nel provvedimento firmato dal capo dello Stato. Uno scenario senza precedenti in Italia, tanto da spingere il ministero dell'Interno a non intervenire. Sarà così anche per il futuro sindaco? Che in riva al Ceresio, dopo il voto del 20 e 21 settembre, ci sarà un nuovo primo cittadino non sembrano esserci dubbi, in quanto questa volta, i campionesi non diserteranno i tre seggi elettorali, i quali saranno allestiti nelle aule della scuola Elementare di via Riasc.