Luganese

A Giorgia Piffaretti borsa di studio della Conferenza culturale

Il progetto presentato dall'artista per il periodo di residenza a Belgrado indagherà alcuni luoghi dotati di una doppia temporalità.

Palazzo Civico a Lugano Ti-Press
3 agosto 2020
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La Città di Lugano - che a inizio marzo aveva aperto un concorso per un soggiorno a Belgrado nell’atelier gestito dalla Conferenza culturale delle città svizzere, di cui Lugano fa parte - ha deciso di assegnare la borsa di studio all’artista ticinese Giorgia Piffaretti. Giorgia (classe 1989) ha conseguito la laurea di base in Belle Arti presso la Hochschule der Künste di Berna e la laurea specialistica alla Netherlands Film Academy di Amsterdam. Le sue ricerche artistiche si basano sulla prassi archivistica: oggetti, fotografie, disegni e immagini in movimento vengono raccolte e trasformate in opera d’arte. Il progetto presentato da Piffaretti per il periodo di residenza a Belgrado indagherà alcuni luoghi dotati di una doppia temporalità, nei quali la struttura e le attività ospitate coniugano permanenza e mutevolezza dell’attualità. Un esempio simbolo di tale apparente contraddizione è fornita dalle edicole dei giornali: piccole architetture tradizionali destinate all’estinzione nell’era del digitale, ma che sono state – e in parte continuano a essere anche oggi – di fondamentale importanza per tutti in ogni luogo. L'artista ha proposto, una volta in loco, di censirle, studiarne il ruolo socio-culturale e allacciare collaborazioni con le comunità locali in ottica della loro valorizzazione sotto una nuova veste. 

L’atelier ha una durata complessiva di quattro mesi (1° dicembre 2020 - 31 marzo 2021) e al rientro l’artista avrà la possibilità di presentare a Lugano il risultato della ricerca elaborata durante la residenza. Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi ha dichiarato: “Siamo particolarmente lieti di dare un’opportunità a una giovane artista ticinese che ha dimostrato di mettere a frutto le molte esperienze di livello internazionale senza dimenticare il suo territorio di origine, che continua a essere costante fonte di ispirazione”.