Luganese

Auto e scooter sequestrati dalla finanza di Oria Valsolda

Veicoli immatricolati in Svizzera ma guidati da cittadini residenti in Italia: 'è la nuova frontiera del contrabbando'. Sette persone coinvolte

Foto Guardia di Finanza
(La Guardia di finanza di Oria)
5 luglio 2020
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Auto e moto immatricolate in Svizzera e conducenti residenti in Italia. Così 7 persone, contravvenendo alla Convenzione di Istanbul, si sono visti sequestrare il proprio veicolo e sono stati segnalati all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como "in quanto si sono resi responsabili dell'illecito di contrabbando che prevede una sanzione che va da due a dieci volte i diritti doganali evasi (Dazi doganali pari al 10% e Imposta sul valore aggiunto pari al 22%), gravanti sul valore del mezzo di trasporto.

L'intervento è quello della Guardia di Finanza di Oria Valsolda presso l'omonimo valico dall'inizio del 2020 ad oggi. I militari hanno sottoposto a sequestro amministrativo "automezzi di varie marca e cilindrata, immatricolati in territorio elvetico e condotti da soggetti stabilmente in Italia, il cui valore commerciale è pari a complessivi 166 mila euro circa" - si legge nel comunicato stampa. Ma cosa stabilisce la Convenzione di Istanbul? "I mezzi di trasporto immatricolati fuori dal territorio doganale comunitario, ad uso privato ed intestate a persone stabilite fuori dal detto territorio, possono circolare nel territorio della comunità in regime di ammissione temporanea senza dover assolvere le formalità doganali previste (Dazi e Iva), per un periodo massimo pari a sei mesi, anche non consecutivi a decorrere dal primo ingresso del paese". Commenta la Guardia di Finanza di Oria: "È la nuova frontiera del contrabbando; uno degli illeciti economico finanziari che viene contrastato dalla Guardia di Finanza nell'ambito del quotidiano controllo del territorio. Un fenomeno diffuso quello che vede cittadini italiani comprare autovetture anche di lusso in paesi extra-Ue per risparmiare sul bollo auto, sull'assicurazione Rca, su altre imposte o per rendere più difficili, o addirittura del tutto vane, le procedure per il recupero di sanzioni per eventuali violazioni del Codice della strada".