Il municipio risponde a una interrogazione mettendo in guardia sulle possibili conseguenze legali di simili trovate
Il Municipio di Lugano ritiene di aver seguito una procedura trasparente nel gestire la vicenda dell'uso probabilmente improprio (e illegale?) dello stemma di Lugano all'interno del materiale propagandistico, della Lega dei ticinesi in occasione delle ultime elezioni comunali. Una mossa spregiudicata che, ricordiamo, aveva suscitato contrarietà e pure qualche vandalismo sui manifesti elettorali affissi in strada (vedi foto).
Nella risposta a una interrogazione del consigliere comunale Ps Raoul Ghisletta, l'Esecutivo cittadino difende il proprio approccio 'informativo' - nei confronti dei partiti politici di Lugano ritenendolo più chiaro e comprensibile rispetto all'esporre quali potrebbero essere le conseguenze giuridiche di un utilizzo illecito dello stemma comunale.
Conseguenze che comunque potrebbero esserci, stando allo scritto del Municipio che menziona segnatamente la 'Legge federale sulla protezione dello stemma della Svizzera e di altri segni pubblici', che permette al legittimo proprietario dello stemma (in questo caso il Comune) di intraprendere un'azione legale per far cessare immediatamente l'abuso e di chiedere un risarcimento danni. Oltretutto, si arrivasse a una situazione del genere, la legge prevede che l'onere della prova è rovesciato rispetto al consueto: sta cioè a chi sta utilizzando uno stemma a dover dimostrare di esserne proprietario. Insomma Lega avvisata... dovessero in futuro, cioè nel rifacimento delle elezioni comunali l'anno prossimo, sorgere altre controversie, la Corte chiamata a giudicare sarebbe la Terza camera civile del Tribunale di Appello.