Interrogazione chiede spiegazioni al Municipio auspicando una presa di posizione più dura alla luce dell'esito della perizia giuridica
"Perché tanta passività del Municipio contro l’utilizzo illecito dello stemma della Città da parte della Lega dei Ticinesi nella campagna elettorale?" È quanto chiede al Municipio di Lugano l'interrogazione presentata dal consigliere comunale socialista Raoul Ghisletta. Un'interrogazione che muove dal rapporto giuridico tramesso a tutti i partiti della Città contenuto in una lunga lettera del Municipio relativa all’utilizzo dello stemma e del logo di Lugano. Il consigliere comunale auspica una presa di posizione più dura da parte dell'esecutivo.
Ghisletta ritiene che sia "sotto gli occhi di tutti il fatto che è la Lega dei Ticinesi si è permessa di abusare dello stemma della Città di Lugano a fini elettorali. Ma il Municipio di Lugano, invece di agire scrivendo il proprio disappunto e diffidando il peccatore, preferisce fare la lezioncina a tutti i partiti di Lugano, la maggioranza dei quali non ha strumentalizzato lo stemma e il logo della Città per la propria campagna elettorale". Così facendo, secondo l'interrogante, l’esecutivo mostra di non essere super partes e si defila come spesso accade ogni volta che c’è un problema scomodo creato dall’agire sopra le righe della Lega dei Ticinesi.
Pertanto Ghisletta chiede di "di fornire il citato parere giuridico sull’utilizzo illecito dello stemma da parte della Lega dei Ticinesi-Udc nella campagna per le elezioni comunali 2020, in modo che sia pubblicato in un documento accessibile a ogni cittadino". Non solo. IL consigliere comunale chiede "di indicare quali azioni ha intrapreso o intende intraprendere contro l’utilizzo illecito dello stemma della Città operato dalla Lega dei Ticinesi nella campagna elettorale, per fare in modo che questo abuso non si ripeta da parte di questo partito".