Luganese

Cadro, la Bianca Maria: 'Non siamo casa anziani sotto inchiesta'

La direzione della struttura replica così al Movimento per il socialismo, che parla di 19 decessi su 52 ospiti: 'Cifre errate'

Casa anziani Bianca Maria di Cadro, l'Mps: 'Il 36% di decessi fra gli ospiti'. La direzione: 'Cifre errate' (Foto Ti-Press)
7 maggio 2020
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"La nostra casa non rientra fra le sedi sotto inchiesta dalle autorità cantonali". La direzione della casa per anziani Bianca Maria di Cadro torna a prendere posizione sulla gestione dell'emergenza Covid-19. Lo aveva già fatto (cfr. 'laRegione' del 17 aprile) in seguito a delle voci su un importante numero di infettati, che si sono accavallate agli annunci funebri di ospiti della struttura. Stavolta la direzione torna a esprimersi per smentire il contenuto di un'interpellanza presentata oggi dal Movimento per il Socialismo (Mps).

Deceduto il 36% degli ospiti? 'Cifre errate'

In particolare, citando fonti tra personale e parenti, l'Mps sostiene che alla Bianca Maria vi sarebbero stati 19 decessi su 52 in marzo e aprile, ossia il 36% degli ospiti. E che vi sarebbero altri dieci contagiati fortunatamente sopravvissuti, come pure fra il personale vi sarebbe un significativo numero di positivi. Illazioni smentite – "le cifre sono errate" –, dalla direttrice Luana Capponi e dal direttore sanitario Mehran Faeli, che sottolineano che la competenza di diffondere questi dati spetti unicamente al medico cantonale.

'Tutti i contatti con l'esterno bloccati dal 9 marzo'

Seccamente smentita anche una presunta malagestione. L'Mps sostiene infatti che a Cadro le direttive cantonali non sarebbero state rispettate e che ad esempio il salone da parrucchiera sarebbe rimasto operativo fino al 14 marzo. "Tutti i contatti con l'esterno, dalle visite ai servizi di parrucchiere e fisioterapia, sono stati prima regolamentati e poi bloccati come indicato dal medico cantonale il 9 marzo".

Non ci sono stati più contagi nelle ultime settimane

Inoltre, ci sarebbe stato un ritardo nella divisione tra ospiti positivi e negativi. "Dopo il primo caso sospetto – replica invece la nota di smentita – tutti gli ospiti sono stati tempestivamente tamponati durante l'ultima settimana di marzo, molti dei quali erano già in isolamento preventivo. In base al tamponamento a tappeto, che ha riscontrato diversi positivi asintomatici, è stato possibile creare il reparto Covid. Ad oggi non abbiamo più avuto nessun contagio. Le condizioni di salute precarie di diversi nostri ospiti hanno purtroppo causato dei decessi lasciando un grande un vuoto e un senso di smarrimento". 

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