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Cani e gatti? 'Qui nessun proprietario li abbandona'

Al rifugio per animali La Stampa cresce anzi il desiderio di adozione, specie per le persone sole

TI-PRESS
(Il rifugio per animali )
4 aprile 2020
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C'è un cuore che non smette di battere per cani e gatti anche nei momenti più difficili, per i quali, per molte fasce della popolazione, già soltanto badare a se stessi può richiedere grandi sforzi e sacrifici. Casi di abbandono da parte dei proprietari durante l'emergenza coronavirus? «Nessuno» - assicura Martina De Marchi, 40 anni tondi, una delle sette dipendenti del rifugio per animali La Stampa di Lugano. «In questo momento abbiamo in affido17 cani e beneficiamo ancora di una trentina di posti. Noi fungiamo anche da pensione. Sono molte le chiamate di proprietari di animali che vivono da soli che ci chiedono se abbiamo posti liberi, qualora venissero contagiati da covid-19 e fossero costretti a improvvisi ricoveri in ospedale».

Appuntamenti fugaci alla struttura e conoscenze rapide con il nuovo animale pronto all'affido 

La struttura, attiva da decenni - è stata inaugurata tra gli anni Sessanta e Settanta - in questo momento non ha nessun gatto in affido per cui sono a disposizione una trentina di box. «Sono stati tutti adottati, hanno trovato famiglia. L'ultimo, proprio una settimana dopo lo scoppio della pandemia» - fa sapere la nostra interlocutrice, che aggiunge: «In questo periodo abbiamo ricevuto molte richieste di adozione di cani e gatti, specie da persone sole. Ma agli interessati abbiamo risposto che forse questo non è il periodo migliore dal momento che siamo costretti a restare a casa. Tuttavia, anche se in queste settimane la nostra struttura rimane chiusa, qualora qualcuno si mostrasse interessato a un'adozione possiamo soddisfarlo fissando un appuntamento, purché il nuovo o la nuova proprietaria siano disposti a rinunciare al periodo di conoscenza graduale dell'animale che di consueto avviene attraverso le passeggiate. Un aspetto che rimane importante, ma che d'altra parte in questo periodo non è possibile. Gli animali - prosegue Martina De Marchi - vengono consegnati forniti di documenti, vaccinazioni, microcip».

Stop ai volontari e alle visite 

In tempi normali, a portare a spasso i cani e a recar visita ai gatti sono i numerosi volontari che gravitano attorno al rifugio per animali La Stampa, immerso in una bella zona boschiva, a ridosso del fiume Cassarate, lungo il quale di dirama una lunga escursione. Ma con il virus la struttura ha dovuto dire stop a volontari e a visite, anche perché molti di loro sono pensionati e dunque in questo periodo rappresentano una fascia vulnerabile. Cosa è cambiato dunque nella gestione del rifugio a partire dall'emergenza sanitaria? «Dal momento che non dobbiamo più occuparci della gestione del pubblico che proviene dall'esterno, ecco che ora siamo più liberi noi di occuparci di passeggiare i cani». Ormai è opinione degli esperti che né cani né gatti si possono ammalare di coronavirus. Tuttavia se una persona ammalata starnutisce a ridosso di un animale, ecco che il virus che si deposita sul loro pelo può essere vettore di trasmissione alla stessa stregua di quanto avviene sulle superfici e pertanto è indispensabile lavarsi sempre bene le mani dopo aver accarezzato cani o gatti. «Io ho sette cani - informa Martina De Marchi - e in questo periodo personalmente non li lascio accarezzare da nessuno. Girano comunque fake news anche sugli animali in questo periodo, come quella che le zampe di gatti e cani vanno lavate con la candeggina. Assolutamente falso, crea solo delle infiammazioni terribili. Basta invece una normalissima profilassi, acqua e sapone, la stessa che dobbiamo osservare noi esseri umani». 

Intanto, al rifugio per animali luganse sono piovute disdette per le pensioni di cani e gatti prenotate da lungo tempo per Pasqua, vista l'emergenza sanitaria che costringe tutti a restare a casa. Altrimenti, la struttura sarebbe stata come al solito "sold out".