Luganese

Apecar della Provvidenza fa un migliaio di consegne solidali

L'associazione 'Un cuore a tre ruote' dell'Oratorio di Lugano ha raggiunto dal 2018 più di 200 famiglie che vivono un momento di difficoltà.

apecar oratorio lugano
9 marzo 2020
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Da qualcuno che dona a qualcuno che riceve. Ci trasmette tutto il suo entusiasmo, per un servizio che registra numeri importanti, don Emanuele Di Marco, portavoce dell'associazione 'Un cuore a tre ruote'. La piccola apecar ha, infatti, macinato numerosi chilometri raggiungendo dal 2018 più di 200 famiglie ed effettuato un migliaio e oltre di consegne. Motivo delle trasferte la difficoltà, in particolare economica, vissuta da diversi nuclei familiari. "Le nostre tre ruote di simpatia, giunte all'Oratorio di Lugano come mezzo utile per trasporti e un po' di marketing - ci spiega don Ema - è stato trasformato dai ragazzi in un grande cuore capace di farsi fattorino della provvidenza".

Un'esperienza che si è 'dilatata' negli scorsi mesi ad altre zone del Ticino e che attualmente si compone di quattro veicoli, denominati rispettivamente Lugano, Balerna, Ceresio e Verzasca: "Il loro compito è quello di prestare il vano di carico alla raccolta di generi alimentari e di prima necessità che i volontari provvederanno a recapitare al più presto". L'agire dell'ape su tre ruote è molto semplice: "I veicoli vengono parcheggiati con il baule aperto - ci racconta don Emanuele - qualunque persona può depositarvi all'interno borse della spesa con generi alimentari, prodotti per l'igiene personali e altri generi casalinghi". Nel suo cammino provvidenziale il piccolo veicolo raggiunge poi le famiglie bisognose consegnando quanto raccolto. "Sono famiglie che vengono segnalate dalle Parrocchie - risponde ai nostri interrogativi il responsabile - così come dalle conferenze di San Vincenzo e dai servizi sociali della Città di Lugano con cui hanno avviata una pratica di assistenza non ancora conclusa. Sono anche possibili segnalazioni da parte di privati sul sito www.uncuoreatreruote.ch/segnalazioni)".

Quelle dolorose separazioni

Grande il cuore di chi dona, quindi, e gonfio di riconoscenza quello di chi riceve: "Un'attività semplice che vuole essere di conforto a chi, per varie contingenze, si trova a vivere un momento di difficoltà economica. Sono problematiche legate soprattutto a una dolorosa separazione, chi divorziato fatica a sostenere due nuclei familiari, chi si è trovato senza lavoro, chi ha effettuato in passato spese scriteriate e non riesce a gestire il budget familiare dovendo far fronte a spese fisse come la cassa malati, l'affitto o altro. A queste persone o famiglie non solo viene consegnata la spesa ma anche dei buoni da utilizzare in quei grandi magazzini che non vendono alcol, giusto per evitare dipendenze".

Nell'operazione sono coinvolti circa 25 volontari provenienti dal mondo oratoriano luganese, ma anche dai Cavalieri di Malta e da altre Parrocchie ticinesi. Dai quattro ai cinque quelli impegnati nelle consegne e nelle attività giornaliere di raccolta. A Lugano sono presenti da martedì a domenica (fino al 5 aprile) dalle 9.30 alle 18 in piazza Dante, mentre, nel resto del Luganese, il 25 marzo davanti alla chiesa del Cristo Risorto e il 4 aprile alla Basilica del Sacro Cuore. Per quanto riguarda il Mendrisiotto, mercoledì si faranno trovare davanti alla chiesa di Mendrisio, il 18 marzo a Riva San Vitale, il 25 marzo a Ligornetto e il primo aprile a Stabio, mentre nel Locarnese raggiungeranno fino all'11 marzo Montedato, dal'11 al 18 marzo il Collegio Papio di Ascona e dal 21 al 29 marzo Tenero.

Commercianti e nuove generazioni solidali

"Non voglio dimenticare in questa grande opera di solidarietà - annora don Emanuele - i commercianti e i negozi che vi partecipano sotto diverse forme e quantità. Diversi anche gli uffici che organizzano vere e proprie raccolte a favore della nostra associazione. Se all'inizio partivamo subito con quanto avevamo raccolto, oggi vi è una maggiore considerazione del tipo di domanda. Per questo è necessario fare piccoli accorgimenti a dipendenza del numero di persone che compongono una famiglia, la loro età, le loro esigenze. Recentemente, per esempio, ci è stato segnalato che il bambino di una famiglia aveva il compleanno. Così abbiamo aggiunto alla consegna un giochino sufficiente a fare felice il piccolo".

Sono molte le lezioni che un'apecar può dare. Non solo l'apertura ai bisogni del prossimo, al suo ascolto e alla soluzione dei suoi bisogni, ma anche un compito di solidarietà intergenerazionale: "I ragazzi dell'Oratorio - ammette don Ema - aiutano i volontari a preparare la spesa secondo le indicazioni ricevute e ciò li impegna in un importante ruolo sociale. Non solo, le nuove generazioni vengono raggiunte con il nostro messaggio anche nelle scuole ticinesi. L'attività dell'apecar è piaciuta a molti, per questo siamo chiamati nelle aule per raccontare della nostra esperienza".