Luganese

Due ruote a Lugano, niente tassa di parcheggio

L'ipotesi aveva suscitato una levata di scudi ma si trattava soltanto di un sondaggio, con la Città disposta ad approfondire il tema

Nessun balzello, i posteggi per ora restano gratuiti come alla Pansilina (Ti-Press/Archivio)
14 settembre 2020
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"Quanto apparso sulla "Nzz an Sonntag", risponde a una consultazione effettuata dalla Conferenza delle Direttrici e dei Direttori di sicurezza delle Città svizzere, di cui la Città di Lugano è membra, nell'ambito delle previste modifiche alle diverse oOrdinanze sulla circolazione stradale e promossa dal Consiglio federale". Questa risposta del Municipio fa piazza pulita di ogni sorta di equivoci. La Città si era dichiara disponibile ad approfondire il tema in merito a un sondaggio che verteva sulla possibile introduzione del pagamento della tassa di parcheggio per i veicoli a due ruote, moto, ciclomotori ed e-bike veloci. Nulla di più. Abbastanza però per suscitare la presa di posizione contraria della sezione cittadina del Ppd e l'interrogazione di Andrea Censi e Andrea Sanvido (Lega). La decisione, ha scritto nella risposta il Municipio, necessita di approfondimenti, che tengano in considerazione un concetto generale di quali luoghi e quali tipi di veicoli assoggettare all'eventuale pagamento, il tipo di tariffa da introdurre, orari e giorni di pagamento, l'aggiornamento della specifica ordinanza relativa alla riscossione delle tasse di parcheggio, oggi solo per le auto. 

Per ora non è una priorità

La procedura necessaria all'introduzione di una simile misura, necessita di un iter legale nel cui ambito il cittadino e le associazioni di categoria potranno in ogni momento esprimersi. Il Municipio non ritiene quindi prioritaria tale misura. D'altro canto, l'aumento della mobilità sulle due ruote è considera positiva in quanto alleggerisce il carico veicolare sulle strade, la forte presenza di moto e scooter (solo nel Luganese risultano immatricolati ben 22'691 veicoli a fine settembre 2019) pone di fatto l'autorità davanti al problema della continua ricerca di specifiche aree di sosta da destinare a questa categoria di veicoli; aree che oggi diventano sempre più difficili da reperire se non a scapito, dei posti destinati alle auto sia in superficie che negli autosili (vedasi autosilo Motta), che vengono quindi poi a mancare per le attività commerciali presenti in Città o per le attività di svago.

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