Nella festa pre-elettorale del movimento di via Monte Boglia contrattacco al Plr e un solo obiettivo: ‘Desideriamo continuare a governare. Votate secco!’.
L’anno prossimo la Lega dei Ticinesi compirà trent’anni, una maturità che ha portato il movimento di via Monte Boglia dalle barricate e dalle carovane alle stanze dei bottoni. Presente in 63 Comuni su 107 cerca oggi nuove conferme, soprattutto a Lugano. Perché è proprio qui, sulle sponde del Ceresio, che si giocherà una campagna elettorale delicata: «Rivincere – ha esordito il sindaco leghista Marco Borradori alla festa tenutasi al capannone di Pregassona – è sempre più difficile che vincere. Nessuno ci regalerà nulla e per questo non esistono seggi o uscenti al sicuro. Ma a Lugano vogliamo continuare a governare, anche con gli altri, perché la Lega non ha mai messo da parte nessuno».
Un terzo seggio, dunque, «tutt’altro che sicuro» non ha nascosto Borradori, plaudendo alla ‘velocità di crociera’ raggiunta con l’allenza con l’Unione democratica di centro. Poi l’accenno alle “voci strane” che si sono fatte larghe nelle ultime settimane e il chiaro riferimento al Partito liberale radicale: «Fa un po’ strano vedere questo defilarsi, questo buttare terra sugli altri per mascherare pasticci in cui si sono loro stessi infilati, questo far ricadere tutto su di noi, come se tutti non dovessero prendersi le proprie responsabilità, anche degli errori».
Un movimento che – intonando più volte l’inno del ‘vota Lega e non esitar!’ – ha schierato, fra un salamino e un piatto di risotto, consiglieri di Stato e granconsiglieri, consiglieri nazionali e agli Stati, municipali e consiglieri comunali: «Dobbiamo mettere sempre più radici nei Comuni – ha annotato il direttore del Dipartimento del territorio Norman Gobbi –, da quel terreno dove arrivano mal di pancia e disillusioni. Perché, anche se gli altri stanno facendo peggio, non dobbiamo fermarci né sottovalutare le insidie. Occorre mobilitarci se vogliamo continuare a crescere».
Tre seggi a rischio, evocati anche dal municipale uscente Lorenzo Quadri: «Ogni vota conta» si è rivolto alla numerosa platea ribandendo i valori fondanti del movimento, quel ‘prima i nostri’, «anche nel sociale e nell’emergenza occupazionale». Dopo di lui è salito sul palco Michele Foletti, “l’uomo del pallottoliere” (nell’esecutivo luganese è responsabile delle finanze, ndr.): «Siamo tre municipali complementari, che andiamo d’accordo e non siamo gelosi l’uno degli altri, capaci di condurre una città solida».
La parola è poi passata all’unica candidata, leghista, Sabrina Aldi: «La Lega dei Ticinesi – ha ribadito – può contare su donne valide e competenti e per una presenza, dunque, non solo per ragioni di quote». L’altra metà del cielo luganese: «La Lega – non ha mancato di dire – è nata sul Ceresio ed è qui che deve tornare a vincere».
Vittoria che si fa quindi non scontata tanto che il consigliere comunale nonché cerimoniere della giornata, insieme a Michael Nyffeler, Andrea Sanvido lo ha detto chiaro: «Non è stato facile trovare i nomi per la lista dei candidati, anche per una certa diffidenza per chi oggi gestisce la politica. La Lega deve dunque mantenere i propri valori e utilizzare un linguaggio in grado di attirare i giovani. Se speculiamo sugli altri perderemo le elezioni».
Il 5 aprile per la Lega ci saranno il sindaco Marco Borradori, i municipali uscenti, Michele Foletti e Lorenzo Quadri, e la grancosigliera Sabrina Aldi. Ad affiancarli, in quota Udc (partito alleato), ci saranno Raide Bassi, Tiziano Galeazzi e Alain Bühler. Per il Consiglio comunale i candidati leghisti sono: Luisa Aliprandi, Alessandro Barbero, Franco Bernasconi, Lukas Bernasconi, Moreno Berta, Samuele Berta, Gian Maria Bianchetti, Boris Bignasca, Marco Bortolin, Marcello Caduff, Andrea Censi, Stefano Di Casola, Michele Foletti, Stefamo Gilardi, Laura Kämpf, Nirman Luraschi, Nicholas Marioli, Ero Medolago, Lucia Minotti, Michael Nyffeler, Alain Noser, Marusca Ortelli, Flavio Pesciallo, Rodolfo Pulino, Lorenzo Quadri, Gianluca Sala, Andrea Sanvido, Fabio Snaldi, Christian Tresoldi e Omar Wicht. L’Udc schiera Paolo Andreetti, Raide Bassi, Gregory Bronz, Alain Bühler, Leonardo Bussi, Antonio Chiesa, Ivano Foraboschi, Carlo Frey, Tiziano Galeazzi, Stefano Gambazzi, Eleni Mandilas, Siro Mazzuchelli, Eros Nicola Mellini, Fabio Padovan, Claudio Paoletta, Antimo Queleroso, Maurizio Reichlin, Paolo Reichlin, Alan Rusconi, Zahra Rusconi, Ferenc Szerdahelyi, Rosita Testorelli, Marco Vigilante.