Problemi con l'entrata in vigore della tassa soprattutto per le ditte di pulizia e le grandi società. Lo sfogo di un addetto ai lavori che scagiona i negozi
"Già a dicembre si era capito che qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto, perché i sacchi ordinati dalla ditta che si occupa della distribuzione (Fo-Security) stentavano ad arrivare e non rispettavano i tempi di fornitura promessi, tanto che si è stati costretti a fare ordini più consistenti per stare al passo con la richiesta di privati e ditte". A parlare, o meglio a sfogarsi, è un addetto ai lavori che gestisce un negozio del Luganese che fornisce i sacchi rossi, obbligatori a Lugano dallo scorso 1° gennaio quando è entrato in vigore il nuovo regolamento sui rifiuti. Il nostro interlocutore preferisce restare anonimo (nome noto alla redazione, ndr.).
Difficoltà a reperire importanti quantitativi
Il nostro interlocutore sottolinea che le difficoltà maggiori in questi giorni le hanno avute le ditte «perché sembra di avere capito che il problema più grosso sono proprio gli enti di una certa dimensione come ditte di pulizie, banche, casinò, condomini, ecc… Che comprensibilmente devono avere una scorta di sacchi molto maggiore rispetto ai privati e questo forse la Città di Lugano non lo aveva calcolato». L'esperienza vissuta in questi giorni dall'addetto ai lavori è in netto contrasto con quanto riferito dall'autorità cittadina: «Ho letto decine di articoli e interviste, dove il Comune cerca in qualche modo di giustificarsi per una situazione che senza dubbio è stata mal organizzata con prese di posizione che a volte erano anche fuori luogo e non veritiere».
Cosa è successo allora in realtà?
«Dal mio punto di vista, il comune o il dicastero in questione ha le sue responsabilità e cerca di risolvere una situazione facendo “finta” che sia tutto normale ma che in realtà di normale non c’è proprio nulla! Il 7 gennaio c'è stato un vero e proprio assalto e in tarda mattinata i sacchi non si trovavano più». È vero che c'è stato il periodo festivo a complicare il tutto «ma il martedì 7 gennaio, la Fo-Security ci ha comunicato che lo stock era finito e fino a nuovo avviso non verranno più consegnati i sacchi (almeno per 10 giorni) e hanno aggiunto che quello stock sarebbe secondo i calcoli dovuto durare 6sei mesi ma che in realtà è terminato in qualche settimana!».
'Non sono i negozi a fare poca scorta!'
Al nostro interlocutore ha dato fastidio la presa di posizione della Città che ha affermato che "sono i negozi a fare poca scorta. Un'affermazione del tutto scorretta che ha scatenato la reazione dei cittadini contro i negozi, quindi ci troviamo tuttora senza sacchi e addirittura siamo tornati a vendere il “vecchio sacco nero” . Tanto di multe per il momento non se ne fanno!». Una situazione fuori dall'ordinario che fa sorgere una riflessione spontanea: Perché non si è partiti prima con la distribuzione dei sacchi, in particolare alle ditte?». Il nostro interlocutore ci ha segnalato problemi anche nei Comuni di Capriasca e Paradiso.