Oltre alla Stan, anche alcuni privati contestano. La settimana prossima in cancelleria a Lugano arriva la petizione con 1'500 firme.
Sono ben cinque le opposizioni giunte in cancelleria a Lugano contro il progetto di Artisa Sa riguardo all’ex sedime delle Autolinee regionali luganesi (Arl) di Viganello. Oltre a quella presentata dalla Società ticinese per l’arte e la natura (cfr. ‘laRegione’ del 17 dicembre), ci sono le contestazioni formulate dai privati confinanti che il Municipio incontrerà la settimana prossima. E sempre fra qualche giorno a Palazzo civico giungeranno anche le 1’500 sottoscrizioni della petizione lanciata su change.org dal consigliere comunale Giovanni Albertini.
Un progetto che ha fatto discutere quello di Artisa
Si torna a parlare del tema che aveva fatto tanto discutere lo scorso dicembre e soprattutto del progetto di Artisa, con cui l’azienda di trasporto ha sottoscritto un diritto di compravendita, senza che il Municipio ne fosse compiutamente informato. Come noto, la società di Stefano Artioli intende realizzare un centinaio di appartamenti a pigione moderata, con spazi pubblici e un hotel a tre stelle. Però, nuovi contenuti alberghieri andrebbero motivati così come sarebbero da evitare ‘doppioni’ e un’eccessiva concentrazione di locazioni ridotte nella stessa zona, visto che sono previste pure al sedime ex Ptt, sempre a Viganello.
Le due mozioni sono ricevibili
Insomma, c’è parecchia carne al fuoco per l’esecutivo che attende i rapporti dell’amministrazione in merito alla domanda di costruzione, per i quali ci vorrà ancora qualche mese. Senza dimenticare i diversi atti parlamentari pendenti, fra cui due mozioni dichiarate ricevibili dal Servizio giuridico della Città. Una, presentata dal gruppo Ps, Pc e Verdi, chiede al Municipio di preparare un messaggio per l’acquisto del sedime e dell’ex deposito Arl ritenuto oggetto di una “speculazione immobiliare inaccettabile”. E di decretare al più presto una zona di pianificazione affinché si eviti “la distruzione dell’immobile inserito nell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos)”.
Occorre modificare il Pr
La seconda è invece stata firmata da tre consiglieri comunali Plr di Lugano: Morena Ferrari Gamba, Urs Lüchinger e Paolo Toscanelli. Nell’atto si chiede al Municipio di avviare con urgenza una modifica del Piano regolatore della sezione di Viganello e di disporre misure cautelative visto che il Pr in vigore non consente né contempla la salvaguardia di immobili. E questo, nel caso specifico, è considerato un errore grave che va corretto perché l’attuale situazione pianificatoria non rispetta ciò che impone l’Isos.