Luganese

La dogana di Campione: un argine allo spaccio di cocaina

Da poco più d'un anno l'enclave era diventata un luogo privilegiato per lo smercio della polvere bianca, diversi gli arresti negli ultimi dodici mesi

I controlli alla dogana di Campione anche in chiave anti-cocaina (Foto Ti-Press)
6 gennaio 2020
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La presenza di due guardie di confine a ridosso del valico di Campione d'Italia? Non solo controlli legati all'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo, ma anche un argine allo spaccio dall'enclave al Canton Ticino di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Negli ultimi dodici mesi numerose sono state le operazioni condotte dai Carabinieri dell'enclave in stretta collaborazione con la Polizia cantonale. Inchieste che hanno portato all'arresto di numerosi spacciatori che con base operativa a Campione avevano allungato i loro tentacoli nel Luganese, luoghi di spaccio oltre che di consumo. Indagati a piede libero anche due giovani campionesi che per il consumo personale si erano messi a disposizione degli spacciatori albanesi diventando pusher, apparentemente insospettabili.

Diversi arresti nel giro di un anno

Il 14 dicembre 2018 i primi due arresti, due giovani albanesi che da Varese si trasferivano in Ticino per spacciare cocaina: droga che nascondevano in una zona boschiva di Campione. Uno strano movimento il loro, che aveva insospettito i militari dell'enclave che nell'occasione degli arresti scoprirono 150 dosi di cocaina, trovate in due vasetti nascosti sotto terra. Domenica 10 marzo 2019, altri due arresti, anche in questo caso giovani albanesi, che nei pressi del Santuario della Madonna dei Ghirli avevano nascosto due barattoli contenenti 320 grammi di cocaina. Nell'abitazione occupata a Campione d'Italia dai due spacciatori i militari sequestrarono 2'100 franchi e materiale per confezionare le dosi. Lo scorso 24 ottobre altri due arresti, anche in questo caso albanesi, residenti a Solbiate con Cagno, nel Comasco.

L'ultimo episodio a inizio dicembre

L'ultimo episodio all'inizio dello scorso dicembre, con l'arresto da parte della Polizia cantonale di un 32enne campionese residente in Ticino e della sua compagna, una 23enne romena. Nella loro abitazione i carabinieri sequestrarono 32 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, sostanze da taglio e 9mila franchi. Le indagini congiunte fanno capire che si è fatta pesante l'aria di Campione d'Italia per gli spacciatori. A maggior ragione ora che dall'inizio dell'anno due guardie di confine sono quotidianamente presenti lungo l'unica strada che collega il Ticino all'enclave.