Luganese

Viganello, il 35enne ucciso già vittima di un accoltellamento

L'episodio un anno e mezzo fa. Intanto oggi si sono svolti i funerali alla presenza dei familiari e di un centinaio di persone

Ti Press
27 dicembre 2019
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Il 35enne ticinese, ucciso la sera del 17 dicembre in una stanza al secondo piano della pensione La Santa di Viganello, un anno e mezzo fa era già stato vittima di un accoltellamento. Un episodio che vide l’autore dell’aggressione processato, condannato e chiamato a risarcire la vittima. Il 35enne, da anni in difficoltà e in assistenza, aveva problemi soprattutto di alcolemia.
Mentre l’inchiesta penale - titolare la procuratrice pubblica, Valentina Tuoni - prosegue per fare piena luce su quanto accaduto esattamente la sera di dieci giorni fa nella pensione, dove il 35enne è stato rinvenuto senza vita, oggi pomeriggio al cimitero di Lugano si sono tenuti i funerali. All’ultimo saluto e all'accompagnamento del feretro del 35enne, rappresentato legalmente dall’avvocato Stefano Pizzola, hanno preso parte i familiari e un centinaio di persone (come ha riferito il Cdt online).
Rimangono intanto in carcere i due indagati del delitto, acccusati in via principale di assassinio, subordinatamente di omicidio intenzionale: si tratta di un 34enne cittadino austriaco domiciliato nel Luganese e di un 43enne cittadino svizzero domiciliato nel Mendrisiotto, fermati entrambi la stessa sera del delitto. I due si trovano in carcere da una settimana, dopo che il giudice dei provvedimenti coercitivi (Gpc) ha confermato il loro arresto. Le immagini della videosorveglianza avrebbero ripreso i due sospettati mentre, poco dopo la morte del 35enne, ripulivano la stanza della pensione dal sangue. Un elemento che, se sarà confermato dalle indagini, si rivelerebbe altamente indiziante.
Solo uno dei due indagati - il 34enne austriaco, difeso dall’avvocatessa Letizia Vezzoni - avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Mentre il secondo, il 43enne svizzero, assistito dall’avvocato Alain Susin, negherebbe il proprio coinvolgimento, asserendo di essere stato soltanto testimone oculare dell’atto criminale.
Indagini e interrogatori sono tuttora in pieno svolgimento.

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