Luganese

Lugano, il Ppd chiede di abbassare il moltiplicatore al 75%

La proposta di Michel Tricarico alla Commissione della Gestione. Sarebbe il terzo abbassamento delle imposte in tre anni

Ti-press
4 dicembre 2019
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La 'saga' sul moltiplicatore di Lugano si arricchisce di un nuovo capitolo. Il prossimo 16 dicembre con ogni probabilità i consiglieri di Lugano dovranno discutere una ulteriore riduzione del moltiplicatore d’imposta, la terza in tre anni, di nuovo messa sul tavolo dal capogruppo Ppd Michel Tricarico. Vorrebbe abbassare l'aliquota dal 77% proposto dal Municipio cittadino, al 75%. Tricarico ha formalizzato l’emendamento lunedì alla Commissione della gestione, di cui fa parte, che ora deciderà se accettarlo. In caso contrario, dalla Gestione potrebbero uscire due rapporti all’indirizzo del Consiglio comunale, cui compete la decisione finale sul moltiplicatore. Salvo ricorsi che, come è recentemente successo, hanno rimesso in discussione due preventivi: il 2018 – qui il ricorrente ha vinto, bisognerà rivotare – e il 2019.

Campo di battaglia

Un tema come si vede sempre combattuto, in equilibrio fra ‘responsabilità’ verso le finanze comunali, e senso di tutela dei contribuenti. Michel Tricarico: «Nel preventivo 2018, quando abbiamo proposto di passare dall’80% al 78%, era per compensare la prevista introduzione della tassa sui rifiuti, che poi è slittata, ma nonostante ciò i conti hanno poi chiuso con un avanzo di 8 milioni di franchi, contro gli 8 milioni di disavanzo previsti, quindi con una differenza in positivo di 16 milioni. È stato accolto un ricorso per motivi formali, ma credo che il moltiplicatore andrà confermato al 78%. Nel preventivo 2019 abbiamo ottenuto l’abbassamento al 77%, e nonostante questo i risultati sono stati ‘straordinariamente positivi’, ha scritto il Municipio che a preventivo 2020 chiederà di accantonare 25 milioni di franchi tra ammortamenti straordinari e un fondo per il livellamento intercomunale. Sulla base di queste differenze importanti tra preventivo e consuntivo, e alla luce del preventivo 2020 che prevede un avanzo di 2,4 milioni, il gettito della città è sicuramente in una fase positiva. Riteniamo quindi che il ceto medio, tartassato da tasse e casse malati possa almeno beneficiare del buon andamento delle casse comunali. Si tratta comunque di 2 soli punti percentuali, quindi una riduzione del tutto sopportabile».

Il debito? È sceso

A Michel Tricarico poniamo due obiezioni: Lugano resta comunque fortemente indebitata, e ci sono in vista importanti investimenti, ad esempio per il polo sportivo. Cosa risponde? «Il debito è sceso sotto i 900 milioni, e non bisogna dimenticare che l’amnistia fiscale federale ha portato all’emersione di importanti capitali, che in futuro pagheranno le imposte. Il polo sportivo? Il moltiplicatore viene fissato anno per anno, vedremo come evolverà la situazione, nessun passo nel buio insomma».