È iniziata la raccolta dopo il lancio del referendum contro il credito votato lunedì dal Consiglio comunale
«La raccolta è già in corso. Abbiamo tempo fino al 13 gennaio, ma vogliamo raggiungere le tremila firme necessarie entro fine dicembre». Così annuncia Raoul Ghisletta, presidente del Ps di Lugano, all’indomani dell’assemblea straordinaria svoltasi al Palazzo dei Congressi che ha sancito il lancio del referendum contro la decisione di lunedì scorso del Consiglio comunale di accogliere il credito di 5,8 milioni di franchi per il rilancio dell’aeroporto e la ricapitalizzazione di Lugano Airport Sa (Lasa). Dopo il referendum promosso da Mps, Verdi e Ps a livello cantonale contro la decisione del Gran Consiglio di aumentare la quota parte di capitale azionario dello scalo cittadino, dal 12,5 al 40% , ecco dunque il Referendum comunale del Ps di Lugano. Se le due raccolte di firme andranno a buon fine, ecco che il popolo ticinese sarà chiamato alle urne sul credito votato dal Parlamento, mentre i cittadini luganesi saranno chiamati ad esprimersi su entrambi i referendum. “Basta milioni per l’Aeroporto! Referendum per permettere ai cittadini di pronunciarsi contro l’ennesima immissione di soldi pubblici nell’aeroporto”. Questo l’appendice del testo del referendum lanciato, congiuntamente, da Partito socialista di Lugano, I Verdi di Lugano e il Partito comunista, contro la parziale modifica dello statuto della Lugano Airport Sa, la nomina dei rappresentanti della Città nel nuovo Consiglio d’amministrazione, la concessione di un credito d’investimento di 3,6 milioni per la ricapitalizzazione della società, di un credito d’investimento di 1 milione e 380 mila franchi per la copertura delle perdite riportate a bilancio al 31 dicembre 2019 eccedenti l’attuale capitale azionario e di un credito annuo ricorrente di gestione corrente di massimo 780 mila franchi per gli anni 2020-2024 a copertura delle perdite d’esercizio di Lasa. Tra i motivi cardine che hanno indotto i promotori al lancio del Referendum, i seguenti: “l’aviazione di linea in Ticino non ha più un futuro, inoltre a questo credito seguirebbero altre decine di milioni. Si illudono inoltre i lavoratori invece di offrire loro opportunità di ricollocamento concrete”.
E sabato l’assemblea dei socialisti ha pure deciso di formare una lista unitaria (come nel 2016) per l’elezione del Municipio (3-3-1) il prossimo 5 aprile, formata da 3 socialisti (capolista, Cristina Zanini Barzaghi), 3 Verdi (capolista un candidato dei Verdi) e 1 Pc (capolista un candidato del partito comunista). L’8 gennaio il Ps convocherà l’assemblea nella quale saranno resi noti i due nomi (presentati dalla Commissione cerca) che affiancheranno l’attuale municipale socialista in carica.