Richiesta di rinvio della discussione in Gran consiglio sul salvataggio di Lasa, per aspettare le decisioni di Lugano
Si arricchisce di un nuovo capitolo l’ingarbugliata vicenda dell’aeroporto di Lugano. Il gruppo socialista in Gran consiglio chiede il rinvio della trattanda sulla ricapitalizzazione e il finanziamento della società di gestione dello scalo, la Lugano airport Sa, prevista nella prossima seduta di Gran consiglio. Ma, scrive il Ps in un comunicato firmato dal capogruppo Ivo Durisch, “una decisione del Gran Consiglio su questa trattanda non è sensata prima che il Consiglio Comunale di Lugano abbia deliberato in merito”. Infatti, come noto, una procedura analoga di salvataggio è stata avviata dal Municipio di Lugano. La Città, ricordiamo, e azionista di maggiorana della Lasa, col Cantone che dovrebbe aumentare la propria partecipazione dal 12,5% al 40%. Il gruppo dei parlamentari socialisti “ha preso atto del consenso tra le/i capigruppo del Ps, Plr, Ppd e Verdi di Lugano in favore di una soluzione alternativa per Lugano Airport SA, che potrebbe consolidarsi nella seduta del Consiglio comunale del 25 novembre e che permetterebbe, come si usa dire, di “salvare capre e cavoli”, in particolare traghettando Lasa verso il possibile e prospettato accordo con i privati per la gestione dell’attività di aviazione generale (con il conseguente possibile recupero di posti di lavoro) e consentendo la messa a disposizione dell’importo necessario a Lasa per un appropriato piano sociale per i dipendenti non ricollocati”. Vi è pure la minaccia dei Verdi di un referendum cantonale contro i il credito, evidentemente se approvato.