Luganese

Cadro, offerta di 3,2 milioni per il terreno ex Bsi

Si concretizza l’interesse del Municipio di Lugano per l’acquisto del sedime di 20mila metri quadrati che appartiene alla banca Efg

Una veduta dall'alto
(Ti-Press)
8 novembre 2019
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Dalle parole ai fatti: si è concretizzato l’interesse manifestato dalla Città di Lugano per l’ampio sedime ex Bsi di Cadro. Il Municipio, dopo aver soppesato la questione, ha deciso ieri di inviare alla proprietaria del terreno, la banca Efg. un’offerta di acquisto. La Città è pronta a mettere sul tavolo 3,2 milioni di franchi e ha manifestato la disponibilità a un eventuale incontro con i vertici dell’istituto di credito zurighese. Un’idea, quella dell’acquisto, lanciata dal vicesindaco Michele Bertini nell’aprile scorso, che è stata dunque formalizzata.

Quali sono le ragioni che hanno indotto il Municipio a scegliere questa strada? «C’erano tre opzioni sul tavolo, ma quella di lasciare tutto così com’è sarebbe stata una sconfitta per tutti – risponde il sindaco di Lugano Marco Borradori –. Dunque, visto che la banca deve comunque investire soldi per la manutenzione del centro. e che il suo progetto immobiliare implicherebbe una variante di Piano regolatore complicata come una corsa a ostacoli, se il prezzo non è troppo elevato, l’acquisizione potrebbe essere interessante per le due parti. È forse la soluzione migliore anche in un’ottica futura». Una soluzione ottimale, anche se, mette in evidenza il sindaco, «non è che ci sia questo gran bisogno di altre strutture sportive. Però tutto sommato, l’acquisizione sarebbe una buona decisione. Staremo a vedere dove ci porterà questo percorso avviato con la banca». Il tentativo di acquisto da parte della Città corrisponde anche alle esigenze emerse nell’assemblea di quartiere alla quale una delegazione del Municipio aveva partecipato (cfr. ‘laRegione’ del 25 ottobre). Un’assemblea durante la quale alla popolazione erano state illustrate le tre opzioni sul futuro del sedime inutilizzato da diversi anni.

Un prezzo ‘ponderato’

L’offerta di acquisto è il risultato degli approfondimenti fatti dall’esecutivo dopo l’assemblea di quartiere. Ed è stata ponderata in base alla perizia fatta allestire dall’esecutivo che parla, con le attuali limitazioni e destinazioni d’uso, di mezzo milione di franchi. Invece, la stima ufficiale a registro fondiario si aggira sui 4,5 milioni di franchi. «Abbiamo tenuto conto anche delle spese che ha dovuto sostenere la banca per allestire il progetto immobiliare e le abbiamo stimate in 700’00 franchi – ha osservato Borradori –. Un progetto frutto di un concorso indetto tramite mandato di studio in parallelo che ha illustrato ed esposto nel novembre dell’anno scorso dopo una procedura durata un anno e mezzo». Il sedime si trova in area Zes1 (zona edificabile speciale, destinata solo a insediamenti e strutture per attività di tempo libero e sport), per cui come detto occorrerebbe una variante di Pr.

Ribadiamo che a livello attuale, si tratta soltanto di una possibilità e che una risposta positiva non c’è ancora da parte della banca che dovrà fare le sue di valutazioni. E che, in ogni caso, l’ultima parola sull’eventuale acquisto ce l’avrebbe il Consiglio comunale di Lugano. Dal canto suo, il vicesindaco di Lugano Michele Bertini dice che è molto soddisfatto «che il Municipio di Lugano è entrato in materia. Guardando al futuro, un terreno di 20’000 metri quadrati a Cadro preservato da una nuova costruzione, vale un investimento. Con l’edificazione eccessiva degli ultimi anni, costruire in una zona così pregiata sarebbe dal mio punto di vista davvero un peccato».