Luganese

Campione nel territorio doganale Ue, 'intervenga il Governo'

È quanto chiede Angelo Orsenigo, consigliere regionale lombardo del Pd, in una mozione urgente alla quale hanno aderito tutte le forze politiche

archivio Ti-Press
5 novembre 2019
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Il consigliere regionale lombardo del Pd Angelo Orsenigo è il primo firmatario di una mozione urgente, a cui hanno aderito tutte le forze politiche, con la quale si sollecita un "intervento presso il Governo in merito all'inclusione del Comune di Campione d'Italia nel territorio doganale nazionale e dell'Unione europea". La mozione è stata accolta all'unanimità dei 70 presenti.

Nella mozione il Consiglio regionale della Lombardia "impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale a intervenire urgentissimamente presso il Governo manifestando la necessità di richiedere alla Commissione europea una proroga dell'entrata in vigore e del recepimento della direttiva 2019/475 riguardante l'inclusione del comune italiano di Campione d'Italia e delle acque italiane del Lago di Lugano nel territorio doganale dell'Unione europea, in modo da avere tutto il tempo necessario affinché tra Italia e Svizzera sia definito in modo graduale e coordinato il passaggio alla nuova situazione doganale, preservando i servizi pubblici essenziali di cui storicamente i residenti campionesi hanno beneficiato".

Inoltre, si chiede di manifestare "il bisogno di una modifica del testo vigente dell'articolo 93 del Codice della Strada così da consentire ai residenti di Campione d'Italia la circolazione nel territorio nazionale con gli automezzi di loro pertinenza immatricolati in Svizzera".

L'attuazione della direttiva Ue del febbraio 2019, riguardante l'inclusione di Campione d’Italia e delle acque italiane del lago di Lugano nel territorio doganale dell'Unione europea, il cui recepimento è previsto entro il 31 dicembre 2019 con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2020, modificherà totalmente l'equilibrio dell'esercizio dell'autorità doganale, affermano i consiglieri. Un equilibrio che finora è stato determinante nello sviluppo economico e sociale del comune italiano, appartenente alla provincia di Como, ma necessariamente e strettamente connesso con il territorio elvetico da cui è circondato.

L'esercizio della sovranità doganale in entrata e in uscita da Campione da parte delle autorità doganali svizzere, con la modifica europea, minaccia di colpire irrimediabilmente la comunità comasca nel Canton Ticino, "con grave pregiudizio della vita dei suoi abitanti e degli esercizi commerciali locali - spiegano i consiglieri - ostacolando il flusso di beni e servizi dal territorio della Confederazione a quello di Campione d'Italia, compresi i servizi essenziali pubblici che - per la particolare collocazione geografica di Campione e l'assoluta non contiguità territoriale con l'Italia - non possono che essere garantiti da enti e strutture svizzere".

Per il presidente Alessandro Fermi "quello dei cittadini di Campione d'Italia è un dramma che va avanti da troppi mesi. Tutte le iniziative e le sollecitazioni attivate sono rimaste ancora senza risposte, soprattutto sul futuro del casinò, che è la prima benzina del motore di questa comunità. Con questa mozione proseguiamo l'azione di sensibilizzazione sul governo perché la questione del casinò di Campione sia una priorità dell'agenda governativa e venga affrontata al più presto, tenendo conto nello specifico anche della questione doganale che presenta carattere di estrema urgenza e problematicità".

Infine, la questione delle targhe: "Le recenti modifiche al codice della strada - argomentano - introducono il divieto per tutti i residenti in Italia da più di 60 giorni di condurre mezzi con targa straniera di Paesi non appartenenti all'Unione europea o allo Spazio economico europeo. Questo comporterà un ulteriore ostacolo per i residenti di Campione che, per il loro peculiare status doganale, hanno finora acquistato e immatricolato le loro vetture in Svizzera".