Luganese

La colpì con una scure: l'accusa chiede 5 anni e 9 mesi

A processo alle Criminali di Lugano un quarantenne che, lo scorso gennaio, avrebbe aggredito una donna con una scure di 2 chili. Ma lui nega.

21 ottobre 2019
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Un’amicizia nata circa un anno prima quali proprietari di cani. I due, un 41enne ungherese e una giovane donna, cominciano a frequentarsi nelle rispettive case in Val Colla. Poi dopo sei mesi cominciano i primi litigi. La donna lo segnala anche alla Protezione degli animali. Fino al 24 gennaio di quest’anno quando l’uomo, seguendola nel bosco dove si era recata con il suo cane, l’aggredisce con una scure lunga 70 centimetri e pesante oltre 2 chili.

Il quarantenne, in aula da stamattina alle Assise criminali di Lugano, non riconosce buona parte dei fatti.
Versioni raffazzonate e non credibili, per il procuratore pubblico Claudio Luraschi che ha chiesto per il 41enne una pena di 5 anni e 9 mesi più l’espulsione per 10 anni. Secondo il magistrato l’imputato, affetto secondo una perizia psichiatrica da disturbo narcisistico, è colpevole di tentato omicidio intenzionale. Quel giorno è stato lui ad aver colpito con una scure la vittima mentre si trovava per una passeggiata nel bosco. Vittima che ha invece rilasciato versioni credibili, confermate da diversi elementi oggettivi quali la presenza del Dna della donna sull’accetta e la compatibilità delle ferite.

Presiede la Corte il giudice Amos Pagnamenta, giudici a latere Aurelio Facchi e Matea Pessina. Difensore l’avvocato Luca Taddei