Luganese

Lugano, lungolago 'occupato' da pedoni e ciclisti

Pedonalizzazione del centro: mentre la Città tentenna nel prendere la decisione complicata (che verrà contestata), c'è chi marcia per la mobilità dolce

Bici vs auto
(Ti-Press)
12 ottobre 2019
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Il tema è più che mai sentito a Lugano. Da una parte, sono numerosi (politici compresi) quelli che vestono i panni da ingegneri del traffico e pontificano su soluzioni per fluidificare la viabilità privata. Dall’altra, c’è chi ritiene sia meglio lasciar fuori le auto dal centro città. Un argomento che torna d’attualità domani alle 14.30 con il corteo di pedoni, biciclette e monopattini riuniti per sollecitare l’autorità politica a intraprendere finalmente qualche passo concreto in tal senso e a incrementare le piste ciclabili. Un corteo che dal centro culturale (Lac) e si snoderà sul lungolago fino all’altezza di Palazzo civico, sede del Municipio di Lugano dove sono annunciati alcuni interventi da parte dei promotori della manifestazione che si chiuderà alle 16.

."L’ambiente e la qualità di vita sono fondamentali per mantenere in futuro l’attrattività della Città per tutti, compresi il ceto medio e le piccole aziende". Ne sono convinti gli organizzatori e i sostenitori, fra questi figurano socialisti, comunisti, verdi, Associazione traffico e ambiente (Ata), in collaborazione con altre associazioni e gruppi ambientalisti che da tempo richiedono una città più attenta al trasporto pubblico, alla mobilità dolce e a una pianificazione del territorio più sostenibile.

Si preannuncia quindi un corteo colorato e vivace che farà da 'controcanto' rispetto alle aspettative dei politici e dei gruppi che ritengono invece sia necessaria una retromarcia sulle limitazioni al traffico e ai posteggi in centro introdotte dal Piano di viabilità del polo (meglio noto come Pvp), forti di una petizione che nel giro di due mesi, oltre quattro anni fa, raccolse e consegnò al Municipio ben 7'679, siccome ha provocato più colonne di veicoli e in generale problemi alla mobilità privata soprattutto lungo Corso Elvezia e nelle vie laterali. Nel frattempo, ha raggiunto il migliaio di firme la petizione lanciata a fine settembre per “una Lugano più vivibile, attrattiva e con meno traffico”, promossa dall’Ata e sostenuta da una quindicina fra partiti, associazioni e altri enti.

A fine settembre, l’esecutivo ha deciso di sperimentare, fino a Natale, una parziale retromarcia, consentendo all’incrocio fra Corso Elvezia e viale Cattaneo, nuovamente le svolte verso via Pioda e verso il lungolago. Come sta procedendo la sperimentazione? «Non abbiamo ancora elementi per rispondere con certezza, ci segnalano qualche difficoltà su alcune linee dei bus nei momenti di punta – risponde il sindaco di Lugano Marco Borradori –. C’è però uno stretto controllo sulla calibrazione dei semafori».

Rispetto invece al tema della manifestazione, come sta procedendo la Città? «È un tema chiave per futuro di Lugano ma è complicato. Chiudere il lungolago in settimana significherebbe provocare un caos viario. Lo studio che abbiamo ricevuto ipotizza soluzioni dinamiche con possibili chiusure al traffico in alcuni momenti della giornata e nelle serate ma, come per il centro bisognerà procedere gradualmente