La testimonianza di due ticinesi che oggi rientrano da Atene. Dovevano atterrare a Lugano, ma a Zurigo li attendono diverse incognite.
«Ci sentiamo abbandonati da Swiss». Ivan e Lorena sono due tra i 10 mila passeggeri toccati dalla decisione di Swiss di non più volare su Lugano. Ieri, giorno del fallimento di Adria e del disimpegno della compagnia di bandiera elvetica dall’unico scalo commerciale della Svizzera italiana, era il loro ultimo giorno di vacanza in Grecia. Giorno turbato poco prima delle 15.30 da un e-mail: “Ci spiace di informarvi che il vostro volo da Zurigo a Lugano è stato cancellato. Siete pregati di contattare Swiss o il vostro agente di viaggio. Ci spiace per l’inconveniente”.
«Abbiamo chiamato la ‘hotline’ della compagnia – spiegano i due ticinesi – e ci hanno detto “prendete il treno”. E di ritirare il biglietto al desk di Swiss a Zurigo. Salvo poi aggiungere che il desk dovrebbe essere aperto fino alle 22 ma che potrebbe chiudere anche alle 21». Un dettaglio non da poco, fa notare la coppia: l’atterraggio è previsto in serata e se qualcosa va storto può darsi che il desk sia chiuso. O che, addirittura diventi impossibile prendere l’ultimo treno per il Ticino in partenza da Zurigo Centrale alle 22.10. «In quel caso ci hanno detto di prenotare noi stessi un albergo e/o di comprare a spese nostre il biglietto del treno. In seguito avremmo potuto chiedere il rimborso… online. Dov’è finito il servizio che dovrebbe dare una compagnia come Swiss?»
Lo sconforto e il disorientamento sono palpabili nelle voci di Ivan e Lorena, anche perché da 5 anni hanno scelto di volare solo con Swiss: «Per avere una qualità superiore a un prezzo tutto sommato competitivo» e, soprattutto, «per dare lavoro a una compagnia elvetica». Ora la tentazione di rivedere quella decisione è molto forte: «Di sicuro non sceglieremo le low-cost, ma ci sono molte altre compagnie che garantiscono un ottimo servizio a un buon prezzo». Quello con Swiss, pare di capire, è un amore infranto: perché la scelta dei due ticinesi di voler favorire la compagnia “di casa” non ha trovato un corrispettivo nelle scelte aziendali dell’impresa di Kloten, la quale ha lasciato cadere senza preavviso e con poca sensibilità lo scalo ticinese. «La proposta di prendere il treno dice molto di quanto Swiss tenga all’aeroporto di Agno e alla Svizzera italiana in generale: il nord delle Alpi tende ad abbandonare il Ticino, che sembra andare bene solo per far vacanza».
Nel frattempo Ivan e Lorena sono giunti all’aeroporto di Atene e stanno per imbarcarsi sull’aereo. Senza sapere cosa li attenderà a Zurigo.