Sebbene la manifestazione per l'autogestione si sia svolta perlopiù pacificamente, il Movimento pensa ad azioni penali. Il vicesindaco loda la Polizia.
Manifestazione per l'autogestione, the day after. Sebbene in una nota diffusa in giornata la Polizia cantonale abbia sottolineato la manif sia stata “prevalentemente pacifica” e che “non sono state rilevate infrazioni o problematiche particolari” (cfr. correlati), la Lega dei ticinesi esprime malessere. Dalle colonne del 'Mattino della Domenica' si preannunciano infatti azioni legali: “Verrà presentata denuncia penale contro ignoti e la fattura per la spesa di pulizia verrà inviata al Municipio”. Ieri, quando il corteo è giunto in via Monte Boglia – sede del 'quartiere generale' del Movimento, nonché del domenicale – una parte dei manifestanti ha intonato slogan contro esponenti del partito, acceso fumogeni, affisso dei volanti e imbrattato alcune proprietà. “Via Monte Boglia è stata abbandonata dalla Polizia”, ha rincarato la dose il granconsigliere leghista Boris Bignasca in uno sfogo ripreso dal portale 'LiberaTv'.
«Il dispositivo di polizia ha fatto un buon lavoro – replica alla 'Regione' il vicesindaco Michele Bertini –. Sul perché di certe scelte tattiche, la domanda va fatta alla Polizia cantonale (che ha coordinato il dispositivo di sicurezza, ndr)». Il capodicastero Sicurezza di Lugano evidenzia poi di non rifiutare l'autogestione «come concetto, ma questa sua forma che respinge il dialogo e sfida l'autorità: anche ieri le provocazioni non sono mancate. Il Municipio deve poter scegliere i contenuti dell'ex Macello senza sentirsi in ostaggio». Proprio la volontà dell'esecutivo di riqualificare gli spazi attualmente occupati dall'autogestione – ma senza contemplarla in futuro –, ricordiamo, sono alla radice delle polemiche degli ultimi mesi e della manifestazione di ieri.