Al via questa mattina alle Criminali di Lugano il processo contro un 62enne che lavorava in una fiduciaria di Castagnola.
È da capogiro la somma che l’ex dipendente di una società fiduciaria di Castagnola sottrasse da tre cassette di sicurezza: sfiora il milione di franchi. Il ‘colpo’ – l’entità non era finora emersa – sarà al centro del processo che si aprirà stamane alle 9.30 davanti alla Corte delle assise criminali di Lugano. Imputato, un 62enne italiano che riuscì a fuggire, salvo poi essere arrestato il giorno dopo il furto a Vicenza ed essere estradato in Ticino, dopo che il Ministero pubblico ticinese – titolare il pp Zaccaria Akbas – aveva spiccato un ordine di cattura internazionale. Il ‘colpo’ milionario è avvenuto la sera del 28 ottobre 2017, quando l’impiegato che lavorava da alcuni anni alle dipendenze della società fiduciaria, e che ha così potuto pianificare l’azione criminale, ha forzato le cassette di sicurezza e sottratto l’ingente malloppo.
L’uomo ha nel frattempo confessato e ha già trasformato la detenzione preventiva in espiazione anticipata della pena. Non è dato sapere invece un elemento significativo della vicenda su cui l’istruttoria dibattimentale si concentrerà oggi: dove sia finito il milione di franchi sottratto. Il 62enne deve rispondere, oltre che di furto, di riciclaggio di denaro, danneggiamento e truffa, subordinatamente appropriazione indebita. Con già alle spalle precedenti penali per traffico di sigarette dal Montenegro all’Italia, passando dal Ticino, il 62enne rischia ora fino a 5 anni di carcere. L’uomo ha decisamente tradito la fiducia della... fiduciaria. Inizialmente il 62enne, difeso dall’avvocato Felice Dafond, si era opposto alla sua estradizione in Ticino, ma poi aveva accolto la richiesta del magistrato. La Corte sarà composta dai giudici Francesca Verda Chiocchetti (presidente), Aurelio Facchi e Manuel Borla.