Luganese

Mizar, il Cardiocentro furente: 'Mai ritirati quei 5 milioni'

L'Ospedale del cuore smentisce le notizie secondo cui si sarebbe ripreso il contributo versato per il progetto luganese

Lo stabile Mizar (Foto Ti-Press)
8 luglio 2019
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"Il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro smentisce di aver ritirato i 5 milioni di franchi depositati negli scorsi mesi per la realizzazione del progetto Mizar". Comincia così la piccata replica dei vertici dell’ospedale del cuore alle informazioni diffuse ieri dal Caffé e oggetto oggi di una reazione del presidente della Fondazione Medtech (e municipale di Lugano) Michele Foletti sul CdT. Foletti, reagendo alla notizia del presunto ritiro dei fondi, aveva definito "operazione simpatia" e "gesto inutile" l’impegno di 5 milioni da parte del Cardiocentro.

Eppure, quei soldi, prosegue la nota del Cardiocentro, sono stati "versati peraltro quando le firme dell’iniziativa popolare erano già state depositate da tempo, al contrario di quanto afferma Foletti. Peccato che proprio in quelle settimane, sia da parte del Municipio, che allo stesso presidente della Lugano Medtech, giungevano inviti pressanti al versamento dei soldi per salvare il progetto, onde evitare che il proprietario dello stabile rinunciasse alla vendita". Insomma, l’Ospedale del cuore, nonostante le incertezze sul futuro, rimanda al mittente l’accusa di inaffidabilità e tiene a far sapere di aver "onorato i propri impegni con l'unico scopo di salvaguardare un progetto strategico per il futuro della Città". Non solo. I vertici della struttura, "a riprova della totale buonafede e dell’impegno concreto del Cardiocentro vi è poi il fatto che il Consiglio di Fondazione, nei recenti incontri sia con il Consiglio di Stato che con l'Ente ospedaliero cantonale (Eoc), ha ribadito anche per iscritto che la realizzazione del polo in biomedicina a Lugano, rientra nei punti salienti del negoziato in corso con l’Eoc, altro attore strategico del progetto. Se però, Foletti, presidente di Lugano Medtech, ritiene di voler fare a meno del Cardiocentro, non ha che da comunicarlo ufficialmente  in modo tale che il Consiglio di Fondazione possa sentirsi libero dagli impegni assunti con il Municipio e ritirare i cinque milioni per destinarli ad altri progetti".

Il Cardiocentro interpreta le ultime "polemiche ad orologeria da parte dell’onorevole Foletti, giunte nella fase più delicata dei negoziati in corso con l’Eoc, come  evidenti finalità politiche volte a screditare e a indebolire il Cardiocentro"