Luganese

Incidenti sull'A2, Gazzola (Tcs): 'Qualcosa non ha funzionato'

Il portavoce del Touring Club Svizzero prende posizione sul caos viario che stamane ha formato code chilometriche fra Chiasso e Lugano Nord

Rescue Media
16 maggio 2019
|

«L’incidente è evidentemente capitato nel posto sbagliato. Quello che si può sicuramente denunciare è la presenza di un picchetto in pianta stabile da Lugano Sud a Mendrisio, pensiamo al carro-attrezzi per i mezzi pesanti o a camioncini per i veicoli più leggeri, pronti “sul terreno” come si suol dire, ovvero sulla strada, e che sono quindi chiamati ad intervenire celermente, pensiamo al caso del tunnel del Gottardo. È questo che mi fa specie, il non intervento con più celerità». Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero (Tcs) non si esonera dal commentare a ‘laRegione’ il caos viario che questa mattina ha ingolfato letteralmente il tratto autostradale fra Chiasso e Lugano Nord. Un incidente capitato verso le 7.30, e uno successivo, peraltro tamponamenti di auto e un camion senza feriti di una certa gravità, hanno creato, anche condizionati dall’ora di punta del traffico, un lungo serpentone giunto fino a 13 chilometri. Eppure solo a marzo il Dipartimento delle istituzioni aveva presentato, con soddisfazione, i primi risultati di ‘Via libera’, il programma di intervento, di Polizia cantonale e Ufficio federale delle strade, volto a contrastare imbottigliamenti e disagi.

«La “defluidificazione” è prevista soprattutto da Lugano direzione Chiasso – ci spiega Gazzola – mentre questa mattina il primo incidente è avvenuto fra Lugano Sud e Lugano Nord».

Tempistica di intervento lenta e caotica 

Quello che ha fatto imbufalire non pochi automobilisti è la tempistica di intervento, apparsa lenta e caotica… Dopo due ore le auto tamponate erano ancora sulla corsia di marcia: «Chiaro, probabilmente il coinvolgimento di un camion ha ritardato i soccorsi, in particolare nell’allertare il preposto carro-attrezzi. Dire che chi doveva intervenire ha “preso i topi” non me la sento di dirlo, ma si poteva agire sicuramente in maniera più spedita».

Del resto, l’incidente non era tale da richiedere rilevamenti particolari da parte degli agenti della Stradale, il fatto di essere capitato in un orario da “bollino rosso” avrebbe quantomeno dovuto accelerare il necessario ritorno alla normalità. Pare, infatti, che non sia la prima volta che si proceda con ritmo… rilassato e di attesa dei mezzi di intervento: «Qui si parla anche della presenza di auto ibride che chiedono per essere spostate accorgimenti particolari. Come Touring, per esempio, chiediamo di tenere in auto la scheda che indica come sono posizionati gli organi dell’auto, come la batteria, per evitare di commettere operazioni maldestre. Quello che mi fa specie – solleva il problema Gazzola – è che il Cantone spenda una barca di soldi per avere dei mezzi di soccorso, soprattutto per i mezzi pesanti, direttamente sulla tratta Lugano-Mendrisio e succede un incidente a Bioggio e non sono in grado di arrivare tempestivamente. I mezzi di soccorso devono essere lì stabilmente, perché sono anche pagati per questo. Credo che sia un attimo girare un camion e farlo arrivare laddove è richiesto! Non parliamo di centinaia di chilometri…».

Da valutare è come si è mosso il sistema di soccorso

Da valutare è quindi come è stato dato l’allarme e chi è stato allertato, come si è mosso tutto il sistema di soccorso. Certo è che quel tratto (uscita autostradale di Lugano Nord) è fra i punti più “delicati” dell’A2 e dunque meritevole di (più) attenzione nell’interventistica e nella sicurezza: «Il punto clou e più difficile è quello fra Lugano e Mendrisio  però non dobbiamo dimenticare che anche gli altri tratti di strada sono sottodimensionati dal punto di vista strutturale. La sera si sente spesso parlare della coda fra Lugano Sud e Mendrisio ma sovente la coda si forma ben prima, addirittura fino a Taverne. Un tratto dove vi sono peraltro gallerie che non avendo la terza corsia d’emergenza si trasformano in strettoie naturali».

'Autostrada obsoleta e sottodimensionata per il traffico' 

Pare che poi i semafori di recente ideazione, posti all’imbocco dell’autostrada, non abbiano apportato quell'auspicato sollievo al forte traffico: «In questo fa tanto anche la disciplina dell’automobilista che pur di guadagnare qualche metro è pronto a fare manovre fuori di testa, come il passare da una corsia all’altra continuamente, manovra che rallenta poi il movimento dei veicoli» evidenzia il portavoce Tcs. «Il problema di fondo – rimarca Gazzola – è che ci troviamo di fronte a un’autostrada obsoleta, sottodimensionata per il traffico che è chiamata a sopportare, dove tutti cercano di fare qualcosa e dove il fattore umano conta ancora tantissimo. È sufficiente che questa mattina qualcuno abbia “dormito” per scatenare il caos».

La polizia: 'Molte auto da spostare e la colonna non sempre agevola l'arrivo dei veicoli di soccorso'

A marzo era stato presentato un primo bilancio del progetto 'Via libera'. Si era parlato di risultati soddisfacenti ma stamattina due incidenti, peraltro non di gravissima entità, hanno provocato il caos, con lunghe code fino a oltre 10 km. Cosa non ha funzionato, abbiamo chiesto al tenente della Polizia cantonale, Renato Pizolli?
La durata dell’intervento è dettata dal numero di veicoli coinvolti, dalla loro tipologia e dal comportamento degli utenti. Da una parte vi è infatti una difficoltà oggettiva di spostare molte vetture, dall’altra vi è anche il fatto che le auto in colonna non sempre agevolano il sopraggiungere dei veicoli di soccorso. In questo particolare evento alcuni dei veicoli coinvolti hanno richiesto una gestione specifica.

Uno dei due incidenti è capitato alle 7.30. Com'è possibile che due ore dopo sull'autostrada erano ancora presenti le auto coinvolte? I tempi per la rimozione sono così dilatati?
Per quanto riguarda il primo incidente, al quale si riferisce e avvenuto poco prima delle 7.30, il campo stradale è stato liberato alle 8.02. Mentre nel secondo incidente, capitato poco prima delle 8, l'intervento si è protratto fino alle 10.30 per i motivi di cui ho detto sopra.

I semafori posti alle entrate autostradali non sembrano peraltro – e qui parliamo in generale, non in caso di incidente – non sembrano aver risolto le code del tardo pomeriggio in direzione sud. Ne avete percezione?
Per delle valutazioni di questo genere è ancora prematuro esprimersi. Una valutazione di dettaglio verrà fatta a tempo debito, in particolare dall'Ufficio federale preposto, basandosi anche sui dati che forniremo loro.