Luganese

Salvare Casinò di Campione d'Italia Spa, la soluzione per riaprire

Ci starebbero lavorando il commissario governativo, quello prefettizio Giorgio Zanzi e la Banca Popolare di Sondrio, chiamata a contribuire alla ricapitalizzazione

Scene da un presidio (Ti-Press)
15 maggio 2019
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Il salvataggio della Casinò di Campione d'Italia Spa è il percorso più breve per arrivare alla riapertura della casa da gioco dell'enclave chiusa dal 27 luglio dello scorso anno. È la soluzione cui starebbero lavorando il commissario governativo Maurizio Bruschi, il commissario prefettizio Giorgio Zanzi e la Banca Popolare di Sondrio, chiamata a contribuire alla ricapitalizzazione della società.

I due commissari in mattinata hanno incontrato i rappresentanti sindacali degli ex dipendenti del Casinò. Dall'incontro è uscita una prima scadenza: Maurizio Bruschi rimarrà un mese in più a Campione d'Italia, sino al 15 giugno, giorno in cui presenterà al Ministero dell'Interno la sua relazione. L'incarico ricevuto era quello di valutare il salvataggio della Casinò di Campione d'Italia Spa o dare vita a una nuova società. Questa seconda ipotesi sembra rimandare alle calende greche la riapertura della casa da gioco. Ciò significherebbe il fallimento del sistema Campione. Una prospettiva in cui perderebbero tutti, oltre a quello che già è stato perso e che in riva al Ceresio continuano a perdere. Una volta che Bruschi avrà presentato le sue conclusioni toccherà alla politica prendere la decisione definitiva. Fare previsioni è azzardato.

Si può però fin d'ora affermare che in presenza del salvataggio della Casinò di Campione d'Italia, la casa da gioco non riaprirà prima del prossimo anno. Nel frattempo, si attende la decisione dei giudici della sezione fallimentare di Como: tutto lascia supporre che decideranno la sospensione della procedure di fallimento della Casinò di Campione d'Italia spa per consentire la stesura di un nuovo piano di ristrutturazione dei debiti.