All'udienza di oggi il pubblico ministero ha chiesto di sospendere la procedura in attesa del pronunciamento della Suprema Corte
Sembra profilarsi la sospensione della procedura di fallimento della Casinò di Campione d'Italia Spa. Una sospensione in funzione del salvataggio della società di gestione della casa da gioco dell'enclave. Questo a seguito dell'udienza che, in giornata, in camera di consiglio, davanti ai giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Como ha esaminato la richiesta della Procura lariana di riassumere il fascicolo relativo alla richiesta di fallimento della società di gestione della casa da gioco.
Al termine dell'udienza che si è protratta per diverse ore i giudici comaschi si sono riservati di far conoscere nel giro di un paio di giorni la loro decisione. Anche se la discussione processuale si è svolta a porte chiuse, ‘laRegione’ è in grado di raccontare come si è sviluppata l'udienza e di indicare un possibile scenario per arrivare al salvataggio della Casinò di Campione d'Italia Spa che sembra essere la soluzione con maggior possibilità di riuscita e soprattutto dai tempi più brevi.
Si è giunti all'udienza di oggi perché è stata annullata, per un vizio di forma, la sentenza di fallimento dello scorso 27 luglio dai giudici d'Appello di Milano. Sentenza di secondo grado impugnata in Cassazione della Banca Popolare di Sondrio. Il pubblico ministero Pasquale Addesso ha chiesto al collegio presieduto da Paola Parlati di sospendere la procedura in attesa del pronunciamento della Suprema Corte, in sostanza, tirando la volata ai legali della Casinò di Campione d'Italia e della Banca Popolare di Sondrio. Sembra prevedibile la decisione dei giudici della sezione fallimentare di Como: sospendere la procedura. Non si sa se verrà fissata una scadenza per riaprirla.
Se così sarà, i giudici concederanno 60 giorni con la possibilità di una proroga di altri 60, per presentare un piano di ristrutturazione del debito della Casinò di Campione d'Italia. Nonostante ciò, sempre che si riuscirà a presentarlo, le possibilità che sia accolto, concedendo alla Casinò di Campione d'Italia, il Concordato Preventivo, sembrano maggiori. Un piano di ristrutturazione che sarà pagato dagli ex dipendenti del Casinò, in quanto passa da un ridimensionamento dei livelli occupazionali e da una diminuzione degli stipendi.