La lettura di Franco Citterio (Associazione bancaria ticinese) dopo una nuova rapina, seppur tentata, ai distributori di banconote.
Dopo la tentata rapina di questa mattina alla filiale di Ubs di Lugano-Paradiso sembra proprio che i bancomat sono destinati ad essere (facile) obiettivo dei malviventi di turno, considerati i diversi casi avvenuti nelle scorse settimane fra Luganese e Mendrisiotto. «È certo che sempre meno clienti si recano in filiale per le operazioni bancarie; oggi c’è internet, c’è l’e-banking, tanto che molte filiali regionali sono state ridotte in termine di offerta e personale e dunque di sportelli – annota Franco Citterio, direttore dell’Associazione bancaria ticinese, sollecitato dalle considerazioni de 'laRegione'. – Sui rischi legati a furti e rapine ai bancomat posso dire che le banche sono preoccupate da questa tendenza e quindi collaborano, per la prevenzione, a stretto contatto con la Polizia. Inoltre, le società specializzate che producono questi apparecchi sono alla continua ricerca di miglioramenti nella tecnologia per rendere più difficili questi furti. È una situazione evidentemente poco rassicurante tanto che ad ogni rapina ci si chiede se questi bancomat sono o meno necessari, se andrebbero chiusi o svuotati in determinati orari; del resto non si può mettere una pattuglia di Polizia ad ogni bancomat giorno e notte. Sono tutte misure allo studio, poi ogni banca fa e farà le sue valutazioni».