In un video la tecnica che utilizzano i malviventi per far esplodere i bancomat. Le testimonianze di Novaggio raccolte da 'laRegione'.
Non l'utilizzo dell'esplosivo ma un più comune gas. È questa la tecnica utilizzata solitamente dai malviventi per rapinare il bancomat di turno. Dopo i diversi casi avvenuti anche in Ticino, l'ultimo stanotte a Novaggio, con precedenti a novembre ad Arzo e Coldrerio, e lo scorso febbraio a Taverne-Torricella, i Carabinieri di Torino ricostruiscono (vedi Video) le fasi dell'esplosione e del successivo furto di denaro contante.
Nel frattempo, dopo il colpo di stanotte alla Raiffeisen di Novaggio, abbiamo raccolto sul posto alcune importanti testimonianze. A cominciare da una signora che abita nel nucleo: "È stato un botto molto forte, ha svegliato tutta la mia famiglia ma non ho visto altro...”. Chi ha invece assistito alla scena, ovvero una persona che abita proprio sopra la banca, ci fa sapere che "ancora prima dell'esplosione ho sentito dei rumori e mi sono affacciato alla finestra. Ho visto uno dei ladri, credo sia stato il palo. Gli ho chiesto che cosa stessero facendo e mi ha intimato di rientrare in casa e stare tranquillo. Allora ho preso il telefono per chiamare la polizia, volutamente davanti a loro, sperando che se ne andassero, ma non è servito". L'inquilino ci ha anche spiegato che a suo dire i ladri erano in quattro e non avevano un accento particolare, visto che parlavano bene italiano: “Dopo c'è stato il botto. Ha tremato tutto in casa. Mi sono spaventato anche per mia madre che ha 94 anni, ma per fortuna sta bene. Dopo li ho visti partire sulla loro Fiat Panda bianca in direzione di Astano e Sessa (auto nel frattempo ritrovata dagli inquirenti a Bombinasco e oggetto di perquisizione e analisi della Polizia scientifica zurighese, ndr). E allora ho chiamato la polizia".
È proprio un portavoce della Polizia cantonale ticinese a darci qualche informazione in più: i danni all'interno della banca sembrerebbero ingenti e l'esplosione è stata sufficientemente forte da far volare il bancomat diversi metri più in là facendolo finire in mezzo alla strada. Gli impiegati dalla Raiffeisen stanno attualmente facendo i calcoli, ma il bottino sembrerebbe essere di alcune migliaia di franchi. È presto invece ancora per fare ipotesi concrete sulla banda. Mentre gli inquirenti zurighesi stanno verificando il possibile legame con gli altri episodi avvenuti in Ticino, si ipotizza che la banda sia più ampia per componenti in quanto dei complici sarebbero intervenuti per aiutare chi ha fatto il colpo alla fuga. I delinquenti erano incappucciati, tuttavia la videosorveglianza della banca potrebbe fornire importanti elementi per identificarli.