Luganese

Lugano, da rifare piazza Molino Nuovo

La commissione della Pianificazione è favorevole al rinnovo ma ritiene che il mantenimento o meno della fontana debba essere affidato a specialisti.

Ti-Press
3 marzo 2019
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Rimuovere la fontana edificata nel 1954 su disegno di Tita Carloni, eliminare i posteggi creando un autosilo sotterraneo di un piano e ampliare la superficie. Raccoglie consensi fra i membri della commissione della Pianificazione del territorio la proposta di rinnovo di piazza Molino Nuovo, formulata sotto forma di mozione dai consiglieri comunali leghisti Boris Bignasca e Andrea nel novembre 2017.

Il tema è uno di quelli destinati a far discutere. Non solo per la presenza della fontana. Il rifacimento di piazza Molino Nuovo è infatti già stato approvato in base a un progetto disegnato dall’architetto Mario Botta nel 1985. Quando? L’adozione del legislativo cittadino risale a ben 27 anni fa, mentre il Consiglio di Stato diede luce vede due anni dopo, il 10 febbraio del 1994. Poi, però, mancò la volontà politica di realizzare il progetto. Ora, la necessità di mettere mano alla piazza torna d’attualità.

“I commissari sono concordi nel ritenere che Piazza Molino Nuovo debba essere oggetto della variante di piano regolatore richiesta dai mozionanti per ridare, con coraggio, un aspetto più consono alla stessa e per valorizzarne le sue peculiarità”. È la conclusione alla quale giunge il rapporto della Pianificazione sottoscritto peraltro con riserva da quattro membri di Ps, Ppd, Plr e Udc.

La Commissione ha effettuato un sopralluogo per potersi rendere conto della situazione attuale. E nel rapporto ha messo in evidenza che i due posteggi occupano buona parte dell’area soffocando il verde e che la fontana di Tita Carloni - edificata nel 1954 e soprannominata “il Sombrero” - risulta essere una struttura imponente, obsoleta e “pesante”.

Contrariamente ai mozionanti, è però convinta “del parere che il concorso o il mandato debbano essere di ampio respiro senza tenere conto delle proposte avanzate in mozione. Il mantenimento o meno della fontana, la creazione di un autosilo sotterraneo e le altre proposte sono da ritenere come suggerimenti o spunti di riflessione che non possono però sostituirsi o imporsi all’attività degli specialisti che dovranno intervenire concretamente nell’ambito della nuova proposta pianificatoria su questo comparto”. Così i commissari pronunciano un parziale sì sulla mozione all’indirizzo del Consiglio comunale.

Sì alla pista di Pumptrack

Tutti d’accordo in commissione della Gestione sulla mozione interpartitica (primo firmatario il Ppd Giovanni Albertini) che chiede di realizzare una pista di Pumptrack (un circuito chiuso per bici special, tipo mountain bike, con gobbe e paraboliche smontabile e trasferibile). L’investimento è stimato fra i 23’000 e 100’000 franchi.