Luganese

Lugano, Zali apre sui posteggi all'ex Pestalozzi

Dopo la decisione della maggioranza del Cc che ne vuole 400 (250 quelli previsti nel messaggio), il direttore del Territorio è disposto a rinegoziarli.

6 febbraio 2019
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La maggioranza del legislativo di Lugano bussa e il direttore del Dipartimento del territorio apre. Claudio Zali: «Il numero di posteggi non è stato stabilito in base a indicazioni dogmatiche o ideologiche, ma semplicemente perché, rispetto al progetto iniziale del comparto, che aveva un costo molto alto, era sembrato davvero ambizioso. Un costo che allora, e parlo di almeno un paio di anni fa, per le finanze del Cantone e della Città era apparso troppo oneroso. Quindi erano state fatte scelte dettate dal risparmio. L’autosilo sotterraneo ha un costo unitario molto importante, perciò si è ‘lavorato’ sul numero di posteggi. Però, da parte del Cantone, non c’è nessun diktat e siamo sicuramente aperti alla discussione».

È un bel segnale quello che giunge dal consigliere di Stato. Un bel segnale che smentisce, almeno in parte, le posizioni critiche assunte dai municipali lunedì sera (a parte quella di Angelo Jelmini). Non sarà una missione impossibile la rinegoziazione. Ancora Zali: «Non abbiamo mai voluto diminuire gli stalli per imporre il trasporto pubblico o per penalizzare l’auto. Il ridimensionamento, rispetto alle condizioni degli anni precedenti, era dovuto alle condizioni economiche». Però, la forchetta (170-290) fondata su una perizia era già inserita e approvata nell’ambito del programma di agglomerato di fase due (Pal2). «Possibile, ma non sarebbe un problema: la definizione dei contenuti che in quel comparto aumenteranno giustifica, per una valutazione di buon senso, il mantenimento dell’attuale numero di parcheggi (circa 400). Questo, come ragionamento astratto. La questione come detto era meramente economica. Per l’autosilo interrato, ogni stallo incide in modo importante».

‘Riduzione dettata dal risparmio’

Il Gran Consiglio ha tuttavia approvato nel febbraio 2018 lo stesso messaggio bocciato lunedì sera dal Consiglio comunale… Questo comporterà un allungamento della tempistica? «Non so ancora se si dovrà tornare in Gran Consiglio», risponde Zali. In altre parole, siamo ancora allo stadio della progettazione e la forchetta indicata nel messaggio, sebbene fondata sulle risultanze di una perizia, potrà cambiare. Fino a raggiungere i 400 posteggi pretesi dalla maggioranza del Consiglio comunale nel futuro autosilo che sorgerà nell’ex piazzale Pestalozzi a Besso. Il Municipio di Lugano potrà così rinegoziare il numero di stalli anche se lo stesso legislativo aveva già approvato un numero inferiore di parcheggi nell’ambito dell’approvazione del Pal2 nel 2014 e nonostante il via libera dato dal Gran Consiglio alla parte cantonale del progetto StazLu1. Il ritorno al tavolo delle trattative sulla questione, in caso sfociasse una decisione favorevole o vicina ai 400 stalli, dovrà ridefinire anche la ripartizione degli oneri, prima di una molto probabile presentazione di un nuovo messaggio sia in Gran Consiglio che in Consiglio comunale. E qui potrebbe sorgere qualche contrasto.

Sì, perché lunedì sera, in caso di aumento del numero di parcheggi, sono state evocate spese supplementari interamente a carico della Città di 18 e di 12 milioni mentre il messaggio del Municipio parla di 25 milioni di franchi. Però, forse, ci sarà margine di manovra anche per ridefinire chi dovrà assumersi i costi supplementari. Sicuramente, come ha spiegato il consigliere di Stato, nella scelta di ridurre gli stalli è stata determinante la questione finanziaria. La riduzione ha infatti abbattuto il costo dell’autosilo dai circa 35 milioni di franchi a poco più di 10.