Luganese

Alla ricerca di una mobilità, e non solo, sempre più 'verde'

Automobili ma sempre più anche abitazioni e aziende elettriche ‘solari’. Una ricerca ecosostenibile di Protoscar Sa premiata a Rovio dal Wwf della Svizzera italiana.

27 novembre 2018
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Sono 14 anni che il Wwf della Svizzera italiana guarda con interesse alle energie rinnovabili. Dal 2003 sostiene così progetti comunali e iniziative di imprese private e pubbliche. «Ma il tempo stringe! Perché – secondo il responsabile Francesco Maggi – per scongiurare una crisi globale legata ai cambiamenti climatici è necessario abbandonare le energie fossili entro il 2040». Da qui la volontà di un’azione ancor più concreta e l’ideazione di un nuovo riconoscimento che fa capo al movimento globale ‘Fossil Free’.
Tre gli obiettivi indicati da Maggi nella conferenza stampa indetta a Rovio per sottolineare la cerimonia di consegna del nuovo premio che prende il posto de ‘Il sole sul tetto’: primo, accelerare la transizione verso una società 100% energia rinnovabile; secondo, lasciare le energie fossili nel sottosuolo e un no fermo a qualsiasi nuovo impianto a carbone, petrolio o gas; terzo, convincere le istituzioni, le casse pensioni e la piazza finanziaria a disinvestire dalle società che promuovono lo sfruttamento delle energie fossili. Il sogno del Wwf ticinese è, infatti, quello di solcare il cammino tracciato dall’Irlanda che, se il Senato procederà alla ratifica, diventerà la prima nazione al mondo a disinvestire in carbone, gas e petrolio. Esempi concreti ve ne sono comunque già anche in Ticino, e in particolare a cavallo fra Luganese e Mendrisotto, nel Comune di Rovio, dove si è insediata la Protoscar Sa, attiva nel mercato dell’elettromobilità dal 1987. L’azienda svizzera è stata insignita dal Wwf del riconoscimento Fossil Free ‘gold’ (ovvero oro, il massimo, attribuito a progetti 100% senza energie fossili) «per lo sforzo esemplare a favore del clima e dello sviluppo sostenibile».


Ad attirare l’attenzione degli ambientalisti il progetto ‘Sun2Wheel’ (letteralmente tradotto ‘sole per ruota’), un prodotto innovativo che promuove la mobilità elettrica combinata con l’energia solare. «L’aspetto innovativo – come spiegato dal presidente Wwf Massimo Mobiglia – consiste nell’integrazione di tre elementi: la produzione di energia solare, lo stoccaggio dell’energia mediante batterie e l’alimentazione dei veicoli elettrici con energia pulita». Grazie a questo tipo di prodotto – si legge nella menzione – “la produzione di energia solare diventa economicamente competitiva anche senza sussidi e la mobilità diventa a zero emissioni. Inoltre, le batterie esauste delle auto elettriche vengono riciclate per lo stoccaggio stazionario». Ma in che cosa consiste concretamente ‘Sun2Wheel’? «Si tratta – ha illustrato la proposta ‘verde’ di Protoscar Milton Barella – di un garage autarchico con produzione di energia da fonti rinnovabili e con l’utilizzo di batterie tampone di ‘seconda mano’ per alimentare autovetture elettriche». La soluzione chiavi in mano per un posto auto tocca i 70mila franchi (dai 110mila per due lotti). Ma non si tratta di ‘alimentare’ solo la propria vettura, il progetto – sostenuto da un cervello elettronico – favorisce, per mezzo di un impianto fotovoltaico, anche la produzione indipendente di energia verde e l’utilizzo diretto dell’energia prodotta per usi domestici e quale energia d’emergenza disponibile in caso di black-out nella rete. Importanti i margini di guadagno. Il vantaggio economico, su circa 25 mesi – indica la ricerca – porta a un risparmio di 12 tonnellate di CO2 e di 8’000 franchi in benzina. Non solo, l’utilizzo diretto dell’energia prodotta eviterebbe di doverla vendere a prezzi ridotti o acquistarla a prezzi maggiorati. E vantaggi vi sarebbero anche per le aziende elettriche. Secondo Protoscar, si andrebbe verso una riduzione dei picchi di potenza, riducendo il carico alla rete ed evitando perciò ulteriori investimenti.