Presidio di dipendenti del Comune davanti a Montecitorio. Si confida in un emendamento e in misure ad hoc
I dipendenti comunali di Campione d'Italia? 'Lavoratori a costo 0, come dichiarano le magliette bianche indossate, stamane, lunedì, a Roma da una nutrita rappresentanza di impiegati del Comune. I dipendenti stanno manifestando davanti a Montecitorio, uno dei palazzi della politica romana. Un presidio che ha innanzitutto il sapore della testimonianza, l'estremo tentativo di salvare il proprio posto di lavoro, dopo che a seguito del pronunciamento di dissesto finanziario del Comune sono stati dichiarati quasi tutti in esubero. La nuova pianta organica, infattti, ne prevede in servizio solo quindici.
Il messaggio lanciato ai parlamentari è stato quello di richiamare l'attenzione sulle specificità del Comune di Campione d'Italia. Da qui la richiesta di una deroga alle norme previste per i comuni in dissesto finanziario. Da parte del Ministero dell'Interno c'è stato un interessamento. Una delegazione sindacale era stata convocata al Viminale, per ben due volte. Ma sino a ora non si è saputo niente.
Dopo il presidio di oggi l'attenzione continua a essere appuntata su Roma, dove il prossimo 4 dicembre davanti ai giudici amministrativi del Tar del Lazio sarà discusso il ricorso presentato da 62 dipendenti comunali contro la delibera comunale con la quale sono stati decisi gli esuberi. In vista di questa scadenza il commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha congelato la procedura per la messa in mobilità dei lavoratori in esubero. Oggi a Roma in sede di commissione Finanze del Senato si vota l'emendamento omnibus al Decreto fiscale 119/2018, che prevede misure a favore di Campione. Prima fra tutti la riapertura del Casinò. Inoltre, benefici fiscali ai contribuenti campionesi. Il Decreto fiscale per l'approvazione definitiva sarà in aula domani, martedì, al Senato.