L'Automobil club svizzero rivela come numerose macchine, compresa quella che è uscita di strada tra Sonvico e Villa Luganese, abbiano subito una foratura
L'incidente durante il Rally del Ticino nei pressi del bivio di Sonvico e Villa Luganese potrebbe essere stato favorito da dei chiodi buttati sulla strada. Lo rende noto oggi l'Automobil Club Svizzero sezione Ticino in un comunicato stampa, in cui prende posizione sulle polemiche legate alla gara motoristica organizzata nel Mendrisiotto.
"In sintesi, si è trattato di un errore legato alla valutazione del percorso da parte dell’equipaggio, sebbene questo punto fosse ben segnalato dal Road-Book e dai cartelli di direzione installati sul posto. Va detto che, coloro che ne sono stati coinvolti (così come altri), hanno subito una foratura qualche chilometro prima dell’accaduto, in fase di trasferimento, a causa di chiodi gettati da qualcuno sulla carreggiata. Un gesto che, oltre ad essere deplorevole, ha innervosito a dismisura l’equipaggio fino alla perdita di concentrazione".
Intanto, rileva ancora l'Acs, l'organizzatore si sarebbe subito adoperato per "la costatazione dei danni e il risarcimento alle proprietà" toccate dall'uscita di strada.
Esprimendo rammarico per le polemica, l'Automobil Club Svizzero sezione Ticino invita tutte le parti a "documentarsi compiutamente sulle normative che stabiliscono, a livello istituzionale, ma anche sportivo (regolamento Fia) e presso l’organizzatore (regolamento Rally del Ticino), l’esatto criterio di comportamento cui ogni entità partecipante deve scrupolosamente attenersi durante una competizione rallistica". In particolare le ricognizioni dei giorni precedenti la gara sono state "effettuate con automobili d’uso comune" e nei limiti di velocità previsti dai vari tratti di strada. Per quanto riguarda l'inquinamento, l'Acs fa notare come le benzine in uso durante il rally, pur con un contenuto di ottani maggio re(102) non siano più inquindanti di quelle ottenibili alla pompa di benzina.