Luganese

Paolo Clemente Wicht respinge le accuse

Il già presidente dell'Udc ticinese e granconsigliere è in carcere accusato di reati patrimoniali

26 agosto 2018
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Respinge le accuse Paolo Clemente Wicht, ex fiduciario domiciliato nel Luganese, arrestato mercoledì scorso. L'ex presidente dell'Udc ticinese ed ex granconsigliere è al centro di un'inchiesta volta a far luce sulle modalità e l'entità precise di una serie di presunti reati patrimoniali. La misura restrittiva della libertà è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Andrea Minesso. Altri accertamenti sono in corso e, vista la complessità delle indagini, per il momento la Procura non intende rilasciare ulteriori informazioni.

Poco fa è giunta la presa di posizione trasmessa dal suo legale, l'avvocato Enrico Germano- “In seguito alle prime notizie apparse sui principali siti online del Cantone ieri pomeriggio 25 agosto 2018, come pure in seguito all’annuncio dato ieri sera in televisione nel Quotidiano delle 19:30 e poi ripreso sul Caffè della domenica di oggi 26 agosto 2018, ed onde prevenire ulteriori informazioni incomplete e parziali da parte dei media, il sottoscritto legale tiene a precisare a nome del proprio assistito, sig. Paolo Clemente Wicht, che lo stesso si ritiene assolutamente estraneo ai fatti imputati e che respinge ogni accusa. Il sig. Wicht aspetta pertanto fiducioso che l’istruttoria faccia il suo corso e che potrà in tempi molto brevi chiarire la situazione, che rientra prevalentemente in questioni civili e di natura famigliare in seguito alla procedura di divorzio tuttora pendente.

Proprio nell’intento di permettere agli inquirenti di far luce rapidamente sull’accaduto, il sottoscritto avvocato non rilascerà ulteriori dichiarazioni, rammentando che vige il principio della presunzione d’innocenza”.