I commercianti del centro costretti a pagare molto di più. Aumento del 30% al Motta. Scatta l'interrogazione al Municipio
“Per quale motivo si è ritenuto necessario incrementare le tariffe dei parcheggi per gli utenti esercitanti un'attività commerciale nella zona pedonale, nei nuclei e nelle immediate vicinanze, in un momento in cui la Città parrebbe beneficiare di una situazione economica favorevole?”. È questa una delle domande che i consiglieri comunali Plr di Lugano Giovanna Viscardi e Rupen Nacaroglu (e cofirmatari) girano al Municipio cittadino a seguito dell'aumento dei prezzi dei posteggi in centro. Un aumento di cui gli utenti non sarebbero stati preventivamente informati, lamentano i firmatari, contestualizzando il rincaro alla situazione attuale.
“È da qualche tempo che la situazione del centro Città suscita preoccupazione – scrivono –: i negozi chiudono, e gli esercizi pubblici lamentano un calo della clientela. A questo proposito il Municipio si è fatto promotore di alcuni incontri con i commercianti e gli esercenti, con lo scopo di individuare soluzioni praticabili per invertire la tendenza al progressivo “svuotamento” del Centro. In questo contesto giunge quindi del tutto inattesa la notizia dell’aumento della tariffa annua dei parcheggi (soprattutto di quelli dell’autosilo Motta) per gli utenti esercitanti un'attività commerciale nella zona pedonale, nei nuclei e nelle immediate vicinanze”.
L’aumento della tariffa (quasi del 30%; per il Motta si è addirittura passati da fr. 4'800.- a fr. 7'172.82 annui) è codificato in una nuova ordinanza, pubblicata agli albi comunali dal 15 gennaio al 14 febbraio 2018, ordinanza che fa riferimento a una risoluzione municipale del 23 novembre 2017, e che al suo articolo 21 stabilisce l’entrata in vigore con effetto retroattivo dal 1 gennaio 2018.
“A onor del vero va detto che gli utenti interessati da questo aumento non sono stati preventivamente informati, né sono stati avvisati circa la pubblicazione agli albi comunali dell’ordinanza in oggetto. L’8 marzo 2018 (quasi un mese dopo la fine del periodo di pubblicazione) hanno però ricevuto una lettera della polizia della Città di Lugano con la quale veniva loro richiesto di riempire un formulario di autocertificazione, recante già la nuova tariffa”.
Al di là delle considerazioni giuridiche circa la possibilità di applicare retroattivamente una norma generale e astratta in assenza di comprovate ragioni di interesse pubblico, “val la pena di sottolineare che una tassa dovrebbe comunque rispettare il principio di equivalenza e quello della copertura dei costi – fanno notare i consiglieri comunali –. Appare strano, inoltre, il procedere dell’ente pubblico che ritiene di nemmeno avvisare gli interessati di un aumento così cospicuo delle tariffe annue, in vigore dal 2005. Le motivazioni di questo incremento non sono chiare”.
Chiedono quindi al Municipio:
1. Gli utenti erano stati informati delle modifiche decise con la risoluzione municipale del 23 novembre 2017?
2. Per quale motivo si è ritenuto necessario incrementare le tariffe dei parcheggi per gli utenti esercitanti un'attività commerciale nella zona pedonale, nei nuclei e nelle immediate vicinanze, in un momento in cui la Città parrebbe beneficiare di una situazione economica favorevole?
3. Ritiene il Municipio che i principi di copertura dei costi e di equivalenza siano ossequiati?
a. Sono aumentati i costi di esercizio degli stabili adibiti a parcheggio?
b. O si tratta di una manovra contabile di rivalutazione degli immobili?
4. Non ritiene il Municipio che questo incremento delle tariffe sia in contrasto con il desiderio -più volte espresso dalla Città stessa- di trovare concrete soluzioni per porre fine alla progressiva e preoccupante migrazione delle attività commerciali dal centro verso la periferia?
5. Quali sono, a titolo comparativo, i prezzi annuali dei parcheggi nelle maggiori Città Svizzere?