Il governo respinge il ricorso della Società per l'arte e la natura. Luce verde al centro residenziale per anziani che prenderà il posto del teatro cinema
«Ritengo che il Consiglio di Stato non abbia voluto realmente entrare nel merito delle nostre critiche». Così Benedetto Antonini, vicepresidente della Società ticinese per l’arte e la natura (Stan) esprime la propria delusione per il ricorso inoltrato dal sodalizio e respinto dal governo cantonale che di fatto dà luce verde al progetto elaborato dall’architetto Mario Botta su mandato dell’Associazione Cittadella per la costruzione di un centro residenziale per anziani al posto dell’ormai dismesso teatro cinema Cittadella. La Stan, rassegnata, ha deciso ora di farsi da parte. Benché abbia formalmente ancora qualche giorno utile per presentare un nuovo ricorso al Tram, rinuncia definitivamente alla partita. E anche in relazione ad un secondo progetto alternativo elaborato dagli investitori del complesso immobiliare del Cittadella pubblicato nelle scorse settimane all’albo comunale e inviato per approvazione al Municipio di Lugano, Antonini spiega che la Stan ha deciso «di non fare opposizione». Ora l’Associazione Cittadella, presieduta da Oscar Bizzozero, possiede due progetti e dovrà decidere quale realizzare. La critica della Stan ha riguardato tematiche soprattutto di natura estetica, paesaggistica e culturale: il centro residenziale di appartamenti per gli anziani è destinato a sorgere proprio a ridosso della Basilica del Sacro Cuore, considerato un bene protetto a livello comunale. Secondo Benedetto Antonini nessuno dei due progetti è insomma compatibile e in sintonia con l’edificio di culto.