La Città di Lugano dovrebbe istituire un ente autonomo che organizzi lavori di pubblica utilità per i disoccupati: lo chiedono, con una mozione, i consiglieri comunali Raoul Ghisletta (Ps), Nicola Schönenberger (Verdi) e Demis Fumasoli (Pc).
Secondo i dati del consuntivo 2016, a Lugano vi sono 1'400 unità di riferimento in assistenza, ossia circa 2'130 persone, per un costo a carico della Città di 5,7 milioni di franchi.
La mozione propone, come detto, l'istituzione di un ente di utilità pubblica – o il sostegno a enti già attivi sul territorio – per dare lavoro alle persone escluse e senza prospettive sul mercato del lavoro normale o senza possibilità di inserimento professionale da parte dell’assicurazione invalidità. Sono escluse le persone che possono usufruire di altri provvedimenti per l’occupazione.
Si precisa inoltre che questi lavori di utilità pubblica non devono fare concorrenza all’economia privata ma limitarsi a compiti "fuori mercato" come la lotta a specie invasive, la sorveglianza di allievi nel percorso casa-scuola, distribuzione di informazioni per turisti eccetera.
La paga corrisposta corrisponderebbe al minimo salariale previsto dal Regolamento organico dei dipendenti della città.