Lugano

Campagna Sbullo a Lugano: il 75% dei bambini di quinta elementare possiede uno smartphone

(Sara Solcà)
27 aprile 2016
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Motivare i ragazzi ad essere loro stessi la prima linea di difesa contro forme di violenza insensata, preparandoli sul comportamento corretto nel difendersi da situazioni inadeguate. Era questo lo scopo della campagna Sbullo di quest'anno, attuata come sempre dalla Polizia comunale di Lugano e dal gruppo Visione giovani della Polizia cantonale. Sono infatti terminate le giornate  di istruzione, dedicate prevalentemente ai giovani di quinta elementare delle scuole di Lugano. 

Nello specifico, la campagna si prefiggeva di educare i giovani ai valori del rispetto, dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento. E poi, di trattare il tema della violenza, dei furti, dei danneggiamenti e dei graffiti, di aiutare i ragazzi ad affrontare consapevolmente i rischi che si possono incontrare navigando nella rete e sui social network. Inoltre, tra gli obiettivi vi era far apprendere ai giovani la protezione dei propri dati personali, foto o selfie che si caricano sui social network e infine predisporre i giovani a comunicare immediatamente le situazioni rischiose ai propri genitori e a dialogare apertamente con i loro docenti a scuola.

La formazione ha interessato la sede scolastica di Viganello, dove si sono alternate 26 Classi di quinta elementare per un totale di  505 allievi, in 52 lezioni da cinquanta minuti ciascuna. Un impegno importante supportato e preceduto anche da una serata informativa per i genitori tenutasi alle scuole elementari Gerra giovedì 3 marzo alle 20. 

I dati emersi  del progetto (svoltosi sull’arco dei due anni) hanno evidenziato una volta di più come anche tra i giovanissimi dilaghi ormai il fenomeno smartphone. Risulta infatti che che il 75% dei 505 ragazzi (393) ne era già in possesso. Il dato più interessante però è relativo all’utilizzo e alla frequentazione di social network, blog e internet da parte dei piccoli internauti, che si attesta su circa il 50%. 

Questa seconda edizione della campagna di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo ha dato importanti riscontri positivi, tanto che il direttore dell'Istituto scolastico luganese Sandro Lanzetti, ha richiesto la possibilità di portare il futuro incontro con i ragazzi dell’attuale ora a due ore, questo per dare più spazio alle domande e alle esperienze individuali dei bambini.