laR+ Locarnese

Urgente la messa in sicurezza sulla litoranea ad Ascona

Il Cantone e il Comune stanno portando avanti opere di premunizione, con reti paramassi, in due tratti pericolosi in zona Moscia

L’incidente avvenuto lo scorso settembre
(RescueMedia)
22 novembre 2024
|

È una strada notoriamente pericolosa la litoranea che attraversa la zona Moscia ad Ascona. Il rischio di caduta massi è alto e il Cantone (con il contributo del Comune) intende correre ai ripari. Su un tratto del percorso, ancora recentemente (era lo scorso 5 settembre) si erano staccati dei sassi che erano precipitati su una autovettura in transito, causando ferite gravi alla conducente.

Il Cantone, e in particolare la Divisione delle costruzioni (Centro manutenzioni strade Locarno), ha incaricato lo studio Baumer Sa geologi consulenti di Losone di elaborare il progetto definitivo per le opere di protezione. Un progetto che si concentra sostanzialmente sulla protezione della strada. Due le zone sulle quali è necessario intervenire con urgenza: località “Gabriella” e “Al Sasso Rotundo”. Il Comune di Ascona sarà chiamato a contribuire e a tale scopo il Municipio chiederà al Legislativo un credito di 200mila franchi, che verrà discusso nel corso della seduta prevista il prossimo 12 dicembre. “Nell’ambito dello studio del Piano delle zone di pericolo (Pzp) per i processi di crollo sono state definite le zone di pericolo che interessano la strada cantonale in zona Moscia – specifica l’Esecutivo nel suo messaggio –. Nelle località di “Gabriella” e “Al Sasso Rotundo” alcuni tratti di strada e gli edifici circostanti sono toccati dal grado di pericolo elevato, in particolare “rosso 8” e “rosso 9”. Per quanto riguarda la strada cantonale, con questo grado di pericolo è auspicabile la costruzione di opere per la protezione dalla caduta di sassi”. Mentre, per quanto riguarda gli edifici, il deficit di protezione risultante dal Pzp è definito con la dicitura “Misure di protezione e/o prevenzione generalmente necessarie”.

I lavori per mettere in sicurezza la litoranea sono eseguiti da ditte specializzate, incaricate dal Cantone. La direzione dei lavori è assicurata dal Cantone e l’esecuzione verrà coordinata con il Borgo: “Dato il tipo di pericolo e la morfologia del terreno è prevista la posa di reti paramassi e la realizzazione di opere a protezione del distacco con reti aderenti e ancoraggi”.

Il costo globale si aggira attorno ai 750mila franchi. “I lavori beneficeranno di un sussidio federale pari al 35 per cento dei costi di consuntivo – prosegue il Municipio –. Per contro un sussidio cantonale non può essere elargito in quanto il Cantone funge da ente esecutore e perciò non può essere anche ente sussidiante. Tale decisione è stata presa in accordo con il Comune al fine di ridurre i tempi esecutivi delle opere, ritenuto il grado di rischio elevato”. I restanti interventi di messa in sicurezza di via Moscia saranno sviluppati direttamente dal Comune e potranno così beneficiare dei sussidi da Berna e di quelli cantonali. In sostanza, quindi, la spesa per il Borgo ammonterà a 200mila franchi, quella del Cantone a 280mila e il resto verrà preso a carico della Confederazione. Il cantiere, che vista l’urgenza è già attivo, proseguirà nel corso dell’autunno/inverno 2024-2025. Va detto che il tratto di strada in questione, frequentato non solo da centinaia di frontalieri ogni giorno, ma utilizzato anche come arteria regionale verso Ronco sopra Ascona e Brissago, è considerato un transito internazionale di collegamento verso l’Italia. La strozzatura di Moscia costituisce un problema, non solo per la pericolosità del franamento di massi, ma anche per le difficoltà viarie, trattandosi di una striscia di asfalto stretta e tortuosa. La soluzione finale sarà lo scavo della galleria Moscia-Acapulco.

In attesa della galleria tra Moscia e l’Acapulco

La fase di progettazione relativa alla galleria è iniziata nel 2021, grazie al relativo credito approvato dal Parlamento il 24 gennaio 2020. La proposta prevede un tunnel bidirezionale tra le località Cantonaccio e Acapulco per una lunghezza di circa 1’500 metri; due portali alle estremità e la sistemazione degli imbocchi stradali; come pure l’equipaggiamento elettromeccanico adeguato (ventilazione, segnaletica, illuminazione, eccetera). Il cantiere avrà una durata di circa cinque anni. Per quanto riguarda i finanziamenti, dopo una prima fase che escludeva contributi da Berna, si era riusciti a far entrare il progetto fra quelli sussidiati dalla Confederazione. Ricordiamo che un anno fa il Consiglio nazionale e quello degli Stati hanno approvato la proposta, lanciata dal consigliere nazionale ticinese per il Ps Bruno Storni in Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni della Camera bassa, di inserire in extremis la galleria nel programma d’agglomerato Locarnese (PaLoc4, con priorità A). In sostanza, si attende ora che il Consiglio federale elabori il messaggio per lo stanziamento di un credito d’impegno a favore del tunnel, seppur a determinate condizioni (tra cui ad esempio l’introduzione di misure d’accompagnamento a breve e medio termine, ossia misure a favore del trasporto pubblico e della mobilità dolce).

Quando la Moscia-Acapulco passerà sotto terra, l’attuale percorso – che beneficia di un panorama unico con vista sul lago, sul Gambarogno e sulle Isole di Brissago – verrà declassato a strada di quartiere, con ampi spazi riservati a pedoni e ciclisti.

Leggi anche: