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Più sicurezza per la zona delle Cantine di Mendrisio

Il Municipio intende investire 340mila franchi per estendere le reti paramassi della rupe di San Nicolao

L’imbocco di viale alle Cantine
(archivio Ti-Press)
10 agosto 2024
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La zona delle cantine di Mendrisio sarà più sicura. Il Municipio di Mendrisio intende infatti estendere le reti paramassi della rupe di San Nicolao. Sull'investimento di 340mila franchi l'ultima parola sarà quella del Consiglio comunale. Quello che l'autorità comunale intende realizzare è un intervento che si è reso “necessario” dopo che lo scorso 25 ottobre si è verificato un crollo di una porzione della parete rocciosa della rupe di San Nicolao, in corrispondenza della zona sud del comparto di viale alle Cantine, dove sono presenti anche due abitazioni primarie, con “diversi blocchi rocciosi, anche di una certa dimensione, che hanno raggiunto il retro degli edifici della zona toccata dal franamento”. Nel messaggio si precisa che “buona parte del materiale si è fermato nel versante boschivo, danneggiando e sradicando diverse piante lungo il percorso” e che “una decina di blocchi hanno colpito gli edifici in zona cantine”. Lungo il versante boschivo e nella zona di distacco “sono ancora presenti numerosi blocchi instabili che presentano una probabilità alta di distacco e di propagazione contro gli edifici sottostanti”. La porzione di roccia staccatasi (con un volume indicativo pari a 25-35 metri cubi) durante il crollo si è poi frantumata in sassi e blocchi di dimensioni massime di 0,4 metri cubi. Dopo quanto accaduto lo scorso autunno il Comune, con la supervisione e consulenza del geologo cantonale Andrea Pedrazzini, “ha proceduto con urgenza alla rimozione dei principali blocchi instabili e alla posa di una rete paramassi provvisoria di 60 metri di lunghezza a protezione dell'abitato”. È inoltre stato attribuito mandato, allo studio Comal.ch Sa accompagnato dal consulente dr. Baumer Sa Geologi Consulenti, per l'allestimento dell'incarto di progetto definitivo per la messa in sicurezza dell'area. Un progetto che “prevede la posa di una nuova rete paramassi a prolungamento di quelle esistenti”. Le reti nel comparto nord sono state posate nel 2003; quelle nella zona ‘al Ronco’ nel 2006.

Verso un grado di pericolo ‘residuo’

La nuova rete paramassi “è stata progettata considerando la pendenza e la morfologia del terreno e la posizione della rete esistenze. La lunghezza totale della rete è di 55 metri”, con l'utilizzo di quattro montanti per la sospensione intermedia e di due alle estremità. Nella situazione attuale, “tutte le cantine della zona di intervento e in particolare gli edifici sono esposti a fenomeni di caduta sassi di probabilità di accadimento molto alta e intensità forte. Il grado di pericolo attuale contro gli edifici è quindi elevato”. La situazione post intervento, e quindi dopo la costruzione della nuova rete paramassi, “prevede intensità media sigli edifici e una probabilità di accadimento moto bassa. Il grado di pericolo sarà quindi residuo e perciò accettabile per delle residenze primarie, analogamente alla situazione esistente più a nord, a valle delle reti paramassi esistenti”.

Quattro fasi di intervento

Saranno quattro le fasi che caratterizzeranno gli interventi di messa in sicurezza. La prima prevede lo smontaggio della citata rete provvisoria. Rete che “verrà riposizionata a monte dell'area di cantiere della rete paramassi definitiva, in modo da continuare a proteggere l'abitato e anche in cantiere fino alla messa in esercizio della rete definitiva”. Prima dell'inizio dei lavori di posa della nuova rete “verrà effettuato un sopralluogo con una ditta specializzata per individuare e rimuovere i blocchi più instabili”. Questo spurgo della parete “permetterà di effettuare i lavori di posa della rete in condizioni di pericolo accettabile”. Si passerà poi a “operazioni di taglio ed esbosco delle piante presenti sulla parete, come messa in sicurezza ulteriore. Le radici delle piante possono infatti causare fratturazione e conseguente crollo di porzioni di roccia”. L'area oggetto di esbosco avrà una superficie di circa mille metri quadrati. “La posa della rete dovrà poi essere effettuata seguendo la morfologia del terreno, Potrebbero essere necessari degli interventi di modellamento del terreno a favore dell'aderenza della rete al suolo, che sarà garantita e assicurata da una fune di ancoraggio”.

L'opera sarà sussidiata

La Divisione dell'ambiente del Dipartimento del territorio, su preavviso della Sezione forestale, ha già confermato un sussidio complessivo di 204mila franchi (il 60% della spesa) grazie al quale, conclude il Municipio, “si potrà procedere velocemente con le opere necessarie e previste per la messa in sicurezza del comparto di viale alle Cantine”. È previsto anche il prelievo di contributi di miglioria (pari al 20% della spesa imputabile). L'importo a carico del Comune sarà quindi di 108'800 franchi.

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