Gli obiettivi sono ridistribuire tra i Comuni le eccedenze, ridurre i consumi energetici e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento
Il Dipartimento del territorio, tramite l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico, aggiorna il Piano cantonale di approvvigionamento idrico del Locarnese (PCAI-LOC). "Il PCAI – sottolineano le autorità cantonali – è uno strumento di pianificazione dinamico ed è prassi che venga aggiornato regolarmente, affinché mantenga la sua efficacia e attualità nel contesto dell’approvvigionamento idrico, in costante evoluzione anche a causa dei mutamenti climatici in atto".
La revisione del PCAI-LOC interessa otto Comuni del Locarnese (Ascona, Brissago, Locarno, Losone, Muralto, Orselina, Ronco sopra Ascona e Terre di Pedemonte) e si prefigge di aggiornare le opere necessarie a collegare gli acquedotti comunali su scala regionale. Gli obiettivi specifici sono quelli di ridistribuire tra i Comuni le eccedenze idriche, ridurre i consumi energetici e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento nel caso in cui una o più fonti risultino compromesse in seguito a eventi siccitosi (come nel 2022), a inquinamenti o a incidenti. Questa pianificazione ad ampio raggio consente di razionalizzare le infrastrutture degli acquedotti e uniformare le zone di pressione, ottimizzando anche gli oneri gestionali. Va inoltre sottolineata l’apertura del PCAI-LOC verso i PCAI limitrofi delle Centovalli e del Piano di Magadino a suggello di una strategia non solo sovracomunale, ma anche sovraregionale. Il progetto sarà posto in consultazione ai Comuni interessati entro 24 mesi circa e successivamente avverrà la ratifica da parte del Consiglio di Stato che costituirà la base legale per il sussidio delle nuove opere.