Al netto di diverse criticità, passano (con l'astensione della Sinistra) i consuntivi 2023 della Città, che chiudono con un avanzo di 181mila franchi
Seicentocinquantamila franchi meglio rispetto a quanto preventivato. È il dato essenziale che emerge dal consuntivo 2023 della Città di Locarno. A fronte di una perdita stimata in 470mila franchi, ne sono infatti usciti dei conti in attivo per 181mila franchi. Il Consiglio comunale li ha accettati stasera – tra l’altro sotto gli occhi dell’ex sindaco Alain Scherrer, presente fra il pubblico – non senza fornire alcune importanti suggestioni.
Per il Plr, ma anche in qualità di corelatore del rapporto gestionale, Luca Renzetti ha parlato di investimenti rilevando un frequente scostamento fra i crediti votati e le spese effettivamente sostenute a consuntivo. Ciò determina «l’importanza di un controllo rigoroso e costante dei costi all’interno degli investimenti del Comune», ha sottolineato. Inoltre, «abbiamo un deficit strutturale crescente, che ci impone di identificare delle priorità di investimento, posticipando le spese non urgenti. Questo, considerando la necessità di mantenere i servizi pubblici, continuare a investire per la comunità e garantire un bilancio sostenibile. Ma la coperta è corta».
Francesco Albi, per una Sinistra Unita che si è poi astenuta in massa al voto, ha messo il dito nella piaga della tempistica: «I conti sono arrivati in ritardo, quindi per la Gestione è stato impossibile redigere il rapporto entro fine giugno. E non è la prima volta che succede. Avremmo potuto fare un esposto agli Enti locali, ma visto il cambio al Dicastero Finanze (ora c’è Mauro Silacci, ndr.) non lo faremo», ha detto. Sulla questione fiscale, «va bene sostenere l’arrivo di nuove aziende ma è meglio investire sulle persone, puntando sulla stabilità e la resilienza».
Decisamente laconici sono infine stati sia Bruno Bäriswyl per Lega-Udc («I conti passino pure, ma speriamo che entro alcune settimane ci arrivino il preventivo 2025 e il Piano finanziario») e Marko Antunovic, per i Verdi e Indipendenti, che si è limitato a portare l’appoggio ai conti da parte del gruppo.
Nel suo rapporto, la Gestione aveva sottolineato l’esigenza di attrarre giovani famiglie per contrastare il continuo invecchiamento della popolazione, ma anche buoni contribuenti che in cambio di bellezza e attrattività (il riferimento è al riconoscimento conferito dal più importante portale turistico germanico e allo studio di Ubs) sono disposti a portare a Locarno nuove risorse fiscali. A questo proposito i due relatori Simone Beltrame (il Centro) e Luca Renzetti (Plr) avevano sottolineato la stagnazione del gettito negli ultimi 8 anni, auspicando fra l’altro l’intervento della commissione Economia per più decisi abboccamenti con i proprietari di residenze secondarie.
Veniva poi rispolverato il tema del Palexpo Fevi, nelle mani della Città da ormai un decennio ma ancora senza un progetto chiaro riguardo al suo futuro dopo la ristrutturazione causa grandinata di fine agosto 2023. In questo senso va comunque ricordata la costituzione di un gruppo di lavoro che, sotto la coordinazione dell’Ente regionale di sviluppo, valuterà i diversi scenari di nuovo centro congressuale collegato ad una struttura alberghiera.
In questo senso, durante la seduta di Consiglio comunale, parlando come corelatore del rapporto e a nome del Centro, Beltrame – basandosi su informazioni municipali – ha parlato di una possibile nuova costruzione, la quale «oltre che essere assai onerosa, interesserà perfino il Cantone, il Locarno Film Festival, l’Otlmv e i comuni viciniori».