Locarnese

‘Il futuro del territorio va progettato dai valmaggesi’

Roland David, responsabile del ‘Gruppo tecnico’ che supporta i Comuni colpiti dal nubifragio dello scorso 30 giugno, ospite all'assemblea dell'Ascovam

Il ponte a Cevio, distrutto dalla furia degli elementi
(Ti-Press)
29 ottobre 2024
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La ricostruzione dopo il nubifragio dello scorso mese di giugno, la complessità di temi e problemi, ma anche la necessità di essere propositivi e progettuali. Lunedì sera, nella sala conferenze del Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno si è tenuta la 67esima assemblea dell’Associazione dei Comuni di Vallemaggia (Ascovam). Di fronte ai delegati degli stessi Comuni, dei Patriziati e dei principali sodalizi del distretto, il presidente Michele Rotanzi ha parlato dell’impegnativo e variegato campo delle attività svolte nel corso del 2023: «Sul nostro tavolo giungono molte richieste di sostegno sia finanziario che politico. Inoltre spesso siamo coinvolti in problematiche regionali o cantonali su temi complessi, quali la scheda R6 che sta creando parecchie difficoltà ai Comuni o la presenza del lupo, divenuta una grave minaccia per il futuro della pastorizia e degli alpeggi».

L'Ascovam è un gremio con un ruolo centrale per la coesione di una realtà che conta otto Comuni, in una regione che esattamente quattro mesi fa è stata duramente devastata da un'ondata di maltempo. L’ingegnere Roland David, ospite della serata e responsabile del “Gruppo tecnico Vallemaggia” istituito per supportare gli enti locali colpiti, ha esposto in maniera chiara quanto accaduto, evidenziando la straordinarietà di un fenomeno meteorologico che si è concentrato in maniera intensa e violenta nella zona a cavallo tra Bavona e Lavizzara, causando vittime e danni materiali. In seguito ha sottolineato come, superata la prima fase di “messa in sicurezza”, la conduzione sia ora in mano agli enti locali in quanto «il futuro di questo territorio lo progettano i valmaggesi». Inoltre, dopo aver ribadito come il settore agricolo sia una colonna portante per queste valli, e aver tessuto le lodi per l’immane sforzo da subito intrapreso dall’intera comunità locale, ha affermato che non è opportuno parlare di semplice ricostruzione.

In quest’ottica, un ruolo di primo piano è assunto dall’Antenna Vallemaggia, agenzia di sviluppo della ‘Fondazione Vallemaggia territorio vivo” (fondata dall’Ascovam), che per voce del suo presidente Aron Piezzi ha spronato gli enti valmaggesi a intraprendere iniziative progettuali. Nell’esposizione dell’attività dell’Antenna i coordinatori Christian Ferrari e Timo Cadlolo hanno ricordato che essa opera quale referente strategico dei Comuni, agendo sugli assi dello sviluppo regionale e della valorizzazione del paesaggio. Tra le iniziative supportate dall’Antenna, oltre a quelle legate al miglioramento dell’accessibilità, per quanto concerne lo sviluppo socioeconomico della valle un ruolo di primissimo piano è dato alla costruzione del Centro ricreativo-turistico di Bignasco, mentre per quanto riguarda l’asse di sviluppo legato alla valorizzazione del paesaggio è stato ricordato il “Manifesto rustici”. A questi temi, dopo il nubifragio, si aggiunge la necessità di una ricostruzione del Centro sportivo di Lavizzara, che assieme allo sviluppo di Bosco Gurin e all’ampliamento del Centro scuola, sport e cultura dei Ronchini, rappresenta un pilastro per il futuro regionale. In quest’ottica ricordiamo che sabato 9 novembre l’Antenna Vallemaggia propone la sua giornata dedicata alla progettualità.

Al termine della sua relazione, Rotanzi ha informato i delegati che dopo due quadrienni ha deciso di cedere il timone a Simone Stoira, che da tanti anni partecipa alle sedute del Consiglio direttivo Ascovam in qualità di rappresentante dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Al nuovo presidente, che entrerà in carica il prossimo 1° gennaio, sono arrivati dalla sala gli auguri per una conduzione proficua, con la concretizzazione di un importante lavoro a favore della comunità valmaggese.