Cittadinanza attiva: la nuova iniziativa non competitiva de ‘La gioventù dibatte’ con il coinvolgimento di tre Comuni e diverse sedi scolastiche
“La gioventù dibatte”, creatura di Chino Sonzogni – spalleggiato da Daniele Bianchetti – si amplia, entra maggiormente nei comuni (iniziando dal Locarnese) e nelle scuole. Lo fa istituendo dei “Club del dibattito”, proposta non competitiva – come invece avviene in occasione del concorso annuale che si svolge a Bellinzona – ma unicamente formativa e orientata ad «avvicinare i giovani ad un'analisi critica delle problematiche della nostra società e della cosa pubblica». Lo ha spiegato Daniele Bianchetti a Palazzo Marcacci, accompagnato dal sindaco di Locarno Nicola Pini, primo esponente di una Città che «ha accolto con grande favore l'iniziativa».
Concretamente, nei primi 3 anni i “Club del dibattito” saranno sostenuti finanziariamente dalla Fondazione Rotary Giovani Locarno e istituzionalmente dai Comuni di Locarno, Minusio e Losone, unitamente a 7 sedi di scuola media (Ascona, Cevio, Gordola, Locarno 1, Locarno 2, Losone e Minusio) e due Licei. Contatti sono in corso anche con le scuole professionali Cpc e Cpt. Così come le Direzioni scolastiche, i Comuni si sono presi l'impegno di coinvolgere i ragazzi (indicativamente dai 14 ai 20 anni) proponendo dei “doposcuola”. In linea di massima, si pensa di iniziare il “Club di dibattito” a fine novembre e di chiudere a maggio, per complessivi 8 incontri della durata di 60 minuti ciascuno. Il primo incontro sarà dedicato alla spiegazione della metodologia, all’impostazione del corso, alla scelta dei temi e alla preparazione del primo dibattito.
I “Club del dibattito” saranno dunque attivi nella fascia extrascolastica e verranno coordinati e animati da Sonzogni e Bianchetti, in collaborazione con docenti formati alla metodologia che “La gioventù dibatte” propone da oltre un decennio nelle scuole, con il sostegno del Decs. In sostanza si tratta di un dibattito regolamentato, fondato sull’argomentazione e sul rispetto di persone e opinioni diverse.
Locarno, il cui sostegno è appunto stato testimoniato dal sindaco, ha (non a caso) messo a disposizione la sala del Consiglio comunale: un “teatro” assolutamente adeguato per mettere in scena il principio della cittadinanza attiva. «Tutti sono cittadini, indipendentemente dall'età – ha detto Pini –. Favorire e stimolare la cittadinanza attiva è una priorità della Città, dimostrata dai diversi progetti partecipativi in atto. Cerchiamo di dare sempre più voce ai giovani. Lo abbiamo fatto anche con LoGilCo (Locarnese Giovani Insieme Costruiamola), con nuove modalità per le serate con i 18enni, arricchite con i Dinner Quiz, e poi ancora, ad esempio, in occasione della Giornata della democrazia».
Pini ha aggiunto l'opportunità di affrontare, durante i dibattiti, non solo tematiche nazionali o cantonali, ma anche prettamente cittadine, quindi legate al territorio in cui si vive. Il tutto, ha concluso, «seguendo il principio dell'educazione all'empatia rispetto all'opinione degli altri». In questo senso va ricordata la modalità de “La gioventù dibatte”, che consiste nel far preparare i ragazzi su una tematica e poi lasciare al caso (sorteggio) la possibilità di difendere le proprie tesi (favorevoli o contrarie) oppure quelle di chi la pensa diversamente.
In questa fase di preparazione, ha notato Bianchetti, «è stata lanciata una campagna social, canali sempre più utilizzati dai giovani, che durerà tutto il mese di novembre. I giovani interessati possono iscriversi anche sul nostro sito www.gioventudibatte.ch, dove si trovano pure informazioni sulla metodologia, foto e video dei concorsi cantonali».