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Scendono le tariffe elettriche della Sopracenerina

L'azienda, con sede a Locarno, riduce i prezzi 2025 sul suo comprensorio, rinunciando a una cospicua fetta di utili (tra i 4 e i 6 milioni di franchi)

Cambia la tendenza delle tariffe: si va verso il basso
(Ti-Press)
5 settembre 2024
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Dopo anni contraddistinti da tariffe in aumento, ci sono buone nuove per i clienti della Società elettrica Sopracenerina (Ses), con sede a Locarno. Nel corso di una conferenza stampa i vertici dell’azienda hanno annunciato per il 2025 una riduzione della fattura dell’energia elettrica per il comprensorio ticinese di circa il 3 per cento (un centesimo al kWh); mentre per i Comuni della bassa Mesolcina e della Calanca la diminuzione si attesterà a circa il 10 per cento (3,88 centesimi al kWh).

Per arrivare a questo risultato l’azienda, che serve circa 90mila allacciamenti (di cui 80mila case), ha deciso di rinunciare a una cospicua fetta degli utili. «Una manovra – ha spiegato il presidente del Consiglio di amministrazione Alain Scherrer – voluta per venire incontro agli utenti, che si trovano confrontati ad aumenti delle spese in molti settori. Per noi si tratta di una scelta politica e sociale».

Ricordiamo che gli elementi che concorrono a formare le tariffe finali dell’elettricità sono quattro: l’utilizzazione della rete, la fornitura di energia, le prestazioni agli enti pubblici e la tasse alla Confederazione. «I costi di utilizzo della rete – ha affermato il direttore Pietro Nizzola – restano invariati. L’incremento su tutto il comprensorio della tariffa di trasporto, a seguito degli investimenti legati al costante ammodernamento in atto da anni e alla digitalizzazione della rete, come pure per i maggiori costi sulla rete a monte e per il minor quantitativo di energia erogata riconducibile a mesi invernali più miti, all’autoconsumo dei molti impianti fotovoltaici e alle misure adottate dalla popolazione per risparmiare elettricità, sarà neutralizzato dalle voci tariffali “Prestazioni di sistema Swissgrid” e “Riserva di energia elettrica” della Confederazione».

Prendendo in considerazione la tariffa standard – la più applicata nel comprensorio ticinese di competenza della Ses – il costo della fornitura di energia diminuirà di oltre il sette per cento (per una famiglia il calo è stimabile attorno ai 40 franchi). Nei Comuni di Roveredo (Grigioni), San Vittore, Castaneda e Santa Maria, in cui è l’Unione di Comuni per l’energia (Uce) a occuparsi dell’approvvigionamento, dopo due anni al rialzo si assisterà a un marcato calo dei prezzi: aggiungendo a ciò il sostegno straordinario di Ses, la tariffa standard scenderà di oltre il 17 per cento (circa 170 franchi annui per una famiglia).

Da segnalare che, stando al direttore Nizzola, si sta invertendo la tendenza degli scorsi anni che ha portato all’aumento delle tariffe: «Dovremmo avviarci verso un periodo di diminuzione dei prezzi, anche se per il 2025 ci portiamo ancora appresso le conseguenze dei forti rincari del 2022. Ma dall’anno successivo la situazione migliorerà». Nel frattempo, come detto, l’azienda rinuncerà a una parte degli utili (che nel 2024 ammontavano a 26,5 milioni di franchi, dai quali sono stati dedotti 5,2 milioni di imposte), ciò che potrebbe portare anche a una riduzione dei dividendi distribuiti agli azionisti (Comuni e Aet). «In attesa di un calo effettivo dei prezzi dell’energia abbiamo optato per questa strategia – continua il direttore –. Ma non potremo ripeterla per gli anni a venire senza pregiudicare l’ammodernamento della rete». E il vice presidente del CdA, Corrado Bianda, ha aggiunto: «La rinuncia decisa per il 2025 non altera la solidità dell’azienda e il suo equilibrio finanziario, così come non compromette gli investimenti, che ammontano a circa 40 milioni di franchi annui».

Linee provvisorie per l’Alta Vallemaggia

Sono già stati riparati i danni del nubifragio dello scorso 30 giugno in Alta Vallemaggia? «Quelle zone venivano rifornite sia dal basso, tramite il ponte di Visletto, sia dall’alto, scendendo dalla centrale di Peccia – risponde Nizzola –. Entrambe le linee sono state distrutte. Abbiamo riportato l’elettricità con dei provvisori, in attesa delle opere definitive. Per contro, non abbiamo ancora quantificato l’ammontare del danno subìto».

Tornando alle tariffe: nel corso della conferenza stampa il direttore, affiancato da Andrea Pedroni, responsabile area commerciale dell’azienda, ha spiegato nel dettaglio che la situazione della Sopracenerina fa sì che il suo comprensorio rientri nella categoria “Regione di montagna”: «La superficie è di quasi 2’000 chilometri quadrati, comprende le valli discoste e ha una bassa densità di abitanti (47 per chilometro quadrato). Quindi c’è pure una bassa densità di consumo energetico. La rete è vasta, i trasformatori numerosi e le spese sono maggiori rispetto a un’area urbana. Le nostre tariffe si situano al centro del ventaglio di quelle applicate in Svizzera nelle regioni della nostra medesima categoria». Sul sito ses.ch sono pubblicati i dettagli delle tariffe per il 2025.

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