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Il nodo è sciolto, niente sottopasso in stazione a Muralto

Secondo la Commissione della gestione troppo costosa e senza garanzie la realizzazione. Via libera invece ai posteggi di breve durata su viale Cattori

27 agosto 2024
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Via libera alla realizzazione della variante di base del nodo intermodale di Muralto, con l’aggiunta di parcheggi a breve durata lungo viale Cattori ma senza (almeno per il momento) il tanto discusso sottopasso su via della Stazione. È quanto emerge dal rapporto (relatore Bixio Caprara) della Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio, chiamata a esprimersi sul messaggio governativo contenente la richiesta di un credito di 7,1 milioni di franchi (con autorizzazione alla spesa di 16,63 milioni) per la realizzazione del tanto importante quanto tribolato progetto che ridisegnerà il comparto della stazione Ffs e quindi la “porta” d’ingresso di Locarno.

Varianti, referendum, ricorsi, petizioni e quant'altro

Progetto che, ricordiamo, era stato allestito nel ’21 dal governo e parallelamente il Municipio di Muralto aveva sottoposto al Consiglio comunale la variante di Pr e la richiesta di credito per le proprie parti d’opera (spazi commerciali e lavorativi, un nuovo autosilo, nuove edificazioni con ala residenziale e parco a monte della stazione). Tuttavia, contro le decisioni (favorevoli) del Consiglio comunale erano stati interposti tre ricorsi e avviata una domanda di referendum, poi risultata superflua visto che gli stessi ricorsi, nel novembre del ’21, erano stati accolti dal governo. In seguito, su richiesta del Municipio, nel ’22 i progettisti avevano elaborato una variante di sistemazione del nodo: la 1A, che aveva l’atout di evitare il passaggio di bus lungo viale Cattori per raggiungere la stazione partendo dal lungolago. Ma il credito che serviva per approfondire e meglio calibrare questa variante era stato bocciato dal Consiglio comunale (17 luglio ’23), convincendo il Cantone che l’unica via percorribile fosse la variante di base. Anche perché il cantiere deve iniziare entro la fine del 2025, pena la perdita di 5,41 milioni di franchi di contributi federali del Programma d’agglomerato PALoc3.

Costi elevati e tempi stretti, ma per il futuro la porta resta aperta

Mai domi, lo scorso maggio i promotori della petizione “Salva viale Cattori” (dal passaggio di 250 bus giornalieri), che ha raccolto oltre 4mila firme, hanno incontrato i commissari della Gestione, presentando una terza variante che ha perlomeno avuto il merito di portare il Cantone, su richiesta della stessa Commissione, a chinarsi su due questioni: la realizzazione di parcheggi di breve durata lungo viale Cattori e soprattutto la realizzazione di un sottopasso sotto via della Stazione (tra l’autosilo e gli spazi commerciali antistanti) per favorire il difficoltoso attraversamento del campo stradale.

Ebbene, sulla prima questione il Consiglio di Stato ha dato luce verde, confermando “la possibilità di inserire una decina di parcheggi di breve durata lungo viale Cattori – si legge nel rapporto –. In base ad una perizia fatta allestire nelle scorse settimane, vi sono le premesse per l’inserimento di tale soluzione senza sconvolgimento del progetto e degli aspetti urbanistici”.

Per quel che riguarda il sottopasso invece, dallo studio di fattibilità fatto allestire dalla Divisione delle costruzioni è effettivamente stata individuata “una soluzione tecnica per l’inserimento di un sottopassaggio nella posizione richiesta”, senza tuttavia aver potuto affrontare, per questioni di tempo, “tutte le tematiche che una modifica di progetto come questa comporta (ad esempio la soluzione individuata impone un leggero spostamento dell’asse stradale, ndr). Lo studio non ha altresì potuto approfondire l’inserimento urbanistico, la verifica di tutti i flussi pedonali e le conseguenze per l’edificazione nel nodo intermodale”. Per non parlare dei costi di realizzazione, stimati in “circa 5,5 milioni di franchi. Si tratta di costi molto rilevanti, dettati dalle condizioni di lavoro (falda, edificazione privata, geometrie, sottostrutture tra cui il collettore dell’impianto fognario), che saranno a carico del Cantone e dei Comuni della regione e che necessitano di un’approfondita analisi e ponderazione dell’effettivo rapporto utilità/costo”. Questo oltretutto senza calcolare “eventuali ulteriori pretese o richieste d’indennizzo da parte di Ffs”, visto che le scale lato stazione sarebbero all’interno del loro sedime.

Il Consiglio di Stato ha quindi ribadito “l’urgenza di procedere con la pubblicazione del progetto originale per mantenere i tempi dettati dall’autorità federale”, confermando altresì la possibilità “di progettare il sottopassaggio pedonale quale elemento complementare al progetto che potrà seguire un iter separato per non inficiare il sostegno finanziario della Confederazione”.

‘Progetto eufemisticamente problematico’ ma ‘intervento decisivo’

Tenuto conto di tutto (audizione dei petenti compresa) e “senza voler né poter svolgere il ruolo di giudice in questo progetto eufemisticamente problematico”, la Gestione ritiene che “è possibile realizzare parcheggi di breve durata lungo il viale Cattori e invita il CdS e tenerne conto”, così come “non vi sono motivi sufficienti per difendere la realizzazione del sottopasso su viale Stazione”, in quanto “non presenta vantaggi decisivi né dal punto di vista dei pedoni, né per i flussi veicolari tali da giustificare un aumento sensibile dell’investimento, stimato in oltre 5,5 milioni”.

Da qui, l’invito – tenendo conto delle considerazioni di cui sopra – ad approvare il credito per “un intervento decisivo per il miglioramento delle condizioni di accessibilità, fruibilità e sicurezza per tutti gli utenti di questo nodo strategico del trasporto pubblico del nostro cantone”.

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