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Raddoppio binario Contone-ponte sul Ticino, ostacolo superato

Il Tribunale amministrativo federale respinge il ricorso di un consorzio escluso dall'appalto. Il progetto, dall'iter travagliato, ora potrà ripartire

Un segnale per la partenza dell’attesa opera
(archivio Ti-Press)
1 luglio 2024
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Il Tribunale amministrativo federale (Taf) sblocca la realizzazione dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria tra Contone e il ponte sul Ticino. Un progetto finora rimasto sulla carta a causa di un iter decisamente travagliato. L’ultimo ostacolo in ordine di tempo è stato il ricorso inoltrato da un consorzio escluso dall’appalto per le opere da impresario costruttore.

Il 14 ottobre del 2021 le Ferrovie federali svizzere (Ffs) hanno indetto un primo concorso, assegnando la commessa edile il 13 maggio del 2022. Ma quindici giorni dopo l’aggiudicazione è stata revocata e il concorso interrotto. La procedura è ripartita nel giugno del 2023 e nel novembre dello stesso anno le Ffs hanno scelto un consorzio di ditte fra i cinque concorrenti. Uno degli esclusi si è rivolto al Taf, rimproverando violazioni del diritto nell’ambito della valutazione dell’offerta. Un ricorso che ha avuto come prima diretta conseguenza l’effetto sospensivo, bloccando de facto l’inizio dei lavori. Le Ffs hanno contestato questa misura e hanno respinto tutte le censure. Il Taf ha esaminato nel dettaglio le tesi delle due parti ed è giunto alla sua conclusione, spedita alle parti lo scorso 20 giugno: il ricorso è stato respinto. Contro questa decisione può ancora essere interposto ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale entro un termine di 30 giorni dalla notifica. Se ciò non avverrà, l’assegnazione dell’appalto crescerà in giudicato e le Ffs potranno dare il via ai lavori.

L’opera da 68 milioni di franchi, lo ricordiamo, rientra nel programma per migliorare la circolazione dei treni sulla linea Bellinzona-Locarno. A un certo punto, però, il raddoppio del binario era stato sospeso dalle Ffs perché avrebbe comportato costi assai più elevati del previsto. Un aumento milionario legato alla situazione congiunturale e alla creazione di un nuovo sottopasso alla Monda, peraltro concordata già nel 2017. L’altolà aveva sollevato un’ondata di critiche: tra le reazioni, quelle dei sindaci di Locarno e Gambarogno, del Dipartimento del territorio, dell’allora consigliere nazionale Fabio Regazzi (Il Centro) e del suo collega Bruno Storni (Ps).

Finalmente, nell'ottobre del 2022, era giunta al Dipartimento del territorio la risposta dell’Uft, che confermava lo sblocco. In quell’occasione lo stesso Ufficio ricordava il suo ruolo: rappresentare la Confederazione quale committente di progetti ferroviari e adoperarsi per una loro esecuzione nel rispetto degli obiettivi, dei costi e delle scadenze. La realizzazione stessa dei progetti spetta poi alle Ferrovie federali svizzere, che vi provvedono su incarico dell’Uft. “Le Ffs – si leggeva ancora in quella lettera – sono tenute a un impiego economicamente efficiente delle risorse messe a loro disposizione dalla Confederazione. Poiché nel presente caso, nonostante tutti gli accorgimenti adottati, un tale impiego non era possibile, ci siamo visti costretti a fermare all’ultimo momento i lavori”. L’Uft aveva incaricato le Ffs di trovare una soluzione per ridurre i costi senza rimettere in discussione né il programma d’offerta né gli accordi per il sottopasso.

Dalle verifiche e dagli approfondimenti era emerso che “non sono possibili ottimizzazioni o risparmi significativi sul fronte dell’infrastruttura, mentre è confermato il fabbisogno in merito all’ampliamento previsto dell’offerta (incluso il terzo binario Bellinzona-Giubiasco). Considerata la mancanza di alternative adeguate e lo stato di avanzamento del progetto, abbiamo dunque deciso di realizzare la variante di base, come disposto il 25 aprile, e di finanziare i costi aggiuntivi. Si deve pertanto stilare un nuovo calendario dei lavori e avviarli immediatamente”. Lo stesso Uft aveva comunque richiesto alle Ffs di compensare i costi aggiuntivi nel quadro del programma di investimenti Prossif 2025: “Seguiremo da vicino i progetti di ampliamento in Ticino, intervenendo immediatamente in caso di rischio di superamento dei costi”.

Poco dopo le Ffs si erano messe al lavoro per pianificare il cantiere, pubblicando anche i concorsi per le assegnazioni degli appalti. L’intenzione era di presentare un programma dei lavori entro la primavera del 2023. Ma il ricorso (ora respinto dal Taf) aveva tirato nuovamente il freno.

Previsto il sottopasso in zona alla Monda

L’estensione del doppio binario tra Contone e il ponte sul fiume Ticino è prevista su una lunghezza di circa 1’380 metri. Allo stesso tempo sarà ammodernata l’infrastruttura ferroviaria e verranno posati dei nuovi scambi. Nel progetto rientra la realizzazione di un nuovo sottopasso stradale in zona alla Monda a Contone, dove oggi sono presenti due passaggi a livello.

Con il potenziamento dell’offerta ferroviaria, i due passaggi a livello risulterebbero difficilmente praticabili, mentre con un sottopasso la circolazione stradale resterà più fluida. L’investimento ammonta a circa 68 milioni di franchi, finanziato dal programma di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria della Confederazione (Prossif FA 2025).

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