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Diga Sambuco, ricorso contro la scheda di Pd sull’innalzamento

Il sindaco di Lavizzara: ‘Ma non siamo contrari al progetto, vanno solo chiariti alcuni punti’. Lo stupore di Pronini (Aet)

In sintesi:
  • ‘È un ricorso di carattere cautelativo, ma necessario’
  • Cristina Zanini Barzaghi chiede di valutare la possibilità di realizzare la funivia in concomitanza con l’innalzamento della diga
Una veduta aerea della diga
(Ti-Press)

Il Municipio di Lavizzara ha ricorso al Gran Consiglio contro gli adattamenti della scheda V3 Energia del Piano direttore cantonale, riguardante il progetto d’innalzamento della diga del Sambuco. La notizia, di principio piuttosto clamorosa viste le teoriche prospettive di sviluppo legate al progetto per l’intera valle, viene confermata a “laRegione” dal sindaco, Gabriele Dazio. Ma con un distinguo importante: «Il nostro non è un ricorso contro il progetto perché non siamo assolutamente contrari all’opera. Piuttosto, dobbiamo parlare di un ricorso di carattere cautelativo, ma necessario – nella tempistica estremamente ridotta prevista dalla procedura – per toccare una serie di punti che devono essere considerati nella scheda di Piano direttore. Mi riferisco alla tematica del traffico, a questioni paesaggistiche, forestali e agricole. Si tratta fondamentalmente di aspetti tecnici che, ripeto, non vogliono esprimere un diniego rispetto all’innalzamento della diga in sè». Impossibile, purtroppo, ottenere dal Comune una copia del ricorso.

Intanto, la decisione municipale ha fatto rumore oltre il territorio di valle. Ad esempio in seno all’Azienda elettrica ticinese, il cui direttore, Roberto Pronini, osserva che il Comune da ormai due anni partecipa al gruppo di lavoro misto insieme ai servizi cantonali, alla stessa Aet e alle Ofible, come pure alle associazioni ambientaliste e alle autorità patriziali. «Un gremio voluto considerando proprio l’importanza del progetto, classificato come prioritario fra i principali 15 analoghi su scala nazionale. Gremio voluto per coordinare i vari attori e le rispettive sensibilità, anche agli occhi della Confederazione, ma che era all’oscuro delle contrarietà e dell’intenzione comunale di impugnare il progetto».

Contrarietà di principio che, stando a quanto dichiarato al nostro giornale da Dazio, in realtà non ci sarebbe. Per altro, Pronini stima che la decisione comunale rischia di rallentare l’iter di un anno.

Intanto, in vista del voto sul credito di 800mila franchi per l’elaborazione del progetto di massima del collegamento Alta Vallemaggia-Leventina tramite una funivia tra Fusio e Ambrì previsto in Gran Consiglio nella seduta che si apre lunedì, un emendamento presentato da Cristina Zanini Barzaghi (Ps, Giso e Fa) chiede, tra le altre cose, di valutare la possibilità di realizzare la funivia in concomitanza (se non prima, sfruttandola come installazione di cantiere prima essere resa disponibile al pubblico) con l’innalzamento della diga del Sambuco, con analisi dei risparmi sull’investimento del cantiere idroelettrico.

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